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L’ Associazione Caponnetto parte civile nel processo a carico del poliziotto accusato di collegamenti col clan Belforte che faceva la scorta a Gigi D’Alessio

comunicato stampa

La Caponnetto ammessa parte civile nel processo a carico del poliziotto accusato di collegamenti col clan Belforte che faceva la scorta a Gigi D’Alessio

 

Assistita dal penalista Gerardo Tommasone, l’Associazione Antimafia Caponnetto si è costituita parte civile all’udienza preliminare del procedimento penale a carico del poliziotto Alessandro Albano e di altre 20 persone, tenutasi a Napoli dinanzi al gup Giuliana Taglialatela.

Il giudice ha ammesso la costituzione di parte civile della Caponnetto nonostante le opposizioni avanzate della difesa degli imputati, che rispondono a vario titolo di reati contro la pubblica amministrazione, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti, con l’aggravante, per alcuni di loro, di aver favorito l’associazione camorristica denominata clan Belforte.

Ricordiamo che lo scorso 13 aprile il sostituto procuratore Antimafia Luigi Landolfi aveva chiesto il rinvio a giudizio per Alessandro Albano, Nunziante Camarca e Domenico Petrillo, i tre poliziotti in servizio al commissariato di Marcianise (Caserta), arrestati ad ottobre con l’accusa di peculato, corruzione e ritenuti collusi coi Belforte. Per Albano, anche l’accusa di aver usato impropriamente l’auto di servizio per scortare in diverse occasioni il cantante Gigi D’Alessio.

«All’udienza dinanzi al gup gli imputati – fa sapere l’avvocato Tommasone – tramite  i loro difensori e procuratori speciali, hanno chiesto il rito abbreviato, che si svolgerà all’udienza del 6 giugno prossimo con requisitoria del pm e le conclusioni della parte civile, per lasciare poi alla difesa le discussioni, con udienze ancora da fissare. Solo tre imputati hanno deciso per il rito ordinario ed uno dei tre poliziotti, Alessandro Albano, ha scelto il patteggiamento a 4 anni di reclusione».

«L’associazione Antimafia Caponnetto – dichiara l’avvocato Tommasone – è sempre più presente nei principali procedimenti penali per tutelare gli interessi di tutti i cittadini onesti, bisognosi di giustizia e di fiducia nelle istituzioni, specie quando esponenti delle forze dell’ordine, in modo diretto od indiretto, deviano dai loro compiti istituzionali e morali, favorendo il crimine invece di combatterlo».

 

  Roma, 14 maggio  2016

Ufficio stampa Associazione Antimafia Caponnetto- Domina Comunicazione – Rita Pennarola

contatti: 347 0515527 – 347.3615263 – www.comitato-antimafia-lt.org/