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Katia, Teresa Bidognetti e quel “pisciaturo” di Gaetano Cerci. Il boss: “Ditegli di trovare 5 mila euro per gli avvocati”

Katia, Teresa Bidognetti e quel “pisciaturo” di Gaetano Cerci. Il boss: “Ditegli di trovare 5 mila euro per gli avvocati”
Altri stralci importanti dei colloqui intercettati in carcere tra i super boss del clan dei Casalesi e le sue litigiosissime figlie

CASAL DI PRINCIPE – Delle carinerie di cui le sorelle Bidognetti si gratificano vicendevolmente sulla consistenza economica, materiale e morale dei loro rispettivi compagni, abbiamo già scritto in precedenti articoli. Oggi, per chi si fosse perso le puntate precedenti vi riproponiamo in calce il passaggio originale in cui un sempre più sconcertato Francesco Bidognetti (“Fate bene a non venirci più qua a trovarmi“, così si sfoga) ascolta, al di la del vetro del carcere la lite furibonda tra le figlie e le recriminazioni reciproche relative anche alle scelte sentimentali.

Successivamente proponiamo una interessantissima fase dello stesso colloquio durante il quale il boss viene informato dalle figlie sul fatto che gli avvocati non sono, questo lo aggiungiamo no come chiosa di commento, quelli di una volta. Ora i soldi li vogliono con puntualità e con precisione temporale. I professionisti in questione sono l’avvocatessa Cardone e l’avvocato Martino. Occorrono 5 mila euro subito soprattutto per liquidare la prima che Bidognetti dice di voler revocare. E qui inizia, dopo i piatti in faccia nei minuti precedenti, un dialogo in cui i protagonisti provano a ritornare al linguaggio dei segni e alle parole criptiche.

I 5 mila euro sono indicati dal palmo aperto della mano di Francesco Bidognetti, il quale invita la figlia Teresa a rivolgersi alla solita Zietta che poi è Filomena Iorio,figlia di Pasquale Iorio, zio del boss e residente in via Firenze a Casal di Principe, accanto alla casa dei Bidognetti. Filomena Iorio vive con i suoi tre figli, due femmine e un maschio e con la sorella nubile Iolanda. Suo marito o ex marito è quel Gaetano Cerci che Francesco Bidognetti individua come colui che dovrebbe reperire i 5 mila euro, tra lo scetticismo delle figlie che hanno già potuto sperimentare l’inaffidabilità di Cerci su questo terreno. Ma occorre mettere una toppa, in attesa della tanto desiderata scarcerazione di Michele Bidognetti, fratello di Cicciotto, l’unico ad avere la possibilità di accedere a risorse finanziarie, probabilmente segrete.

Anche Francesco non è molto convinto delle qualità di Gaetano Cerci a cui regala il graziosissimo epiteto di “pisciaturo”. Il resto lo leggete nel testo dell’intercettazione del colloquio che pubblichiamo qui in calce.

G.G.

 

QUI SOTTO IL TESTO INTEGRALE DELLO STRALCIO DELL’ORDINANZA

Il detenuto a questo punto appariva esasperato dal litigio e diceva alle figlie che sarebbe stato meglio se non fossero più andate al colloquio.
Poi alle continue rimostranze di Katia, con tono categorico, le diceva di dare alla sorella “…devi dare quello che io ti ho detto!…” così sacralizzando che le somme rivendicate da Teresa – e di cui con tutta evidenza Katia Bidognetti ha l’esclusiva gestione – sono nella disponibilità, evidentemente per interposta persona, del detenuto, cui, peraltro, nessun lecito provento è riconosciuto .
Così si sviluppava la conversazione – pos.49.12 del player:
BF tu devi dare… devi dare quello che io ti ho detto!
BK papà sta fatto!… sta fatto! Non farmelo dire piu’…
BT papà non esiste!… non esiste…
BK sta fatto!hai capito … una metà…perché purtroppo ci stanno i problemi purtroppo… non ci posso fare niente! Però questa qua (indica BT) non si accontenta di niente perché dobbiamo dar da mangiare a tutta la famiglia del fidanzato… hai capito?
BT ma quando mai!
BK percio’ non farti raccontare cazzate!
BF ma questo non ci interessa!
BK ma come non ci interessa?!
BF questa deve dare conto a me non deve dare conto a te…
BT … inc… questa (indica BK) deve parlare sempre… ma perché lei non vede se stessa?… ma il marito come è venuto a casa? Il marito come è venuto che teneva le scarpe sfondate ai piedi?…
BK ma quando mai!
BT ma statti zitta!… statti zitta!
BK mio marito con le scarpe sfondate…… inc…
BT Uhhhhhhh! Ma per piacere…si.. si … ti sei andata a prendere un morto di fame sei andata a prendere!
Il litigio continuava per qualche istante ancora sullo stesso tema. Le sorelle continuavano a scambiarsi accuse.
Richiamata dal padre Bidognetti Katia affermava infine di “… esser venuta meno soltanto questo mese…”.
Il detenuto appariva molto amareggiato mentre Katia continuava a lamentare di essere afflitta da “problemi”.
Alla pos. 50.49 del player esclamava:
BF ma che schifo di vita…che schifo di vita madonna mia!
BK papà … uno schifio di vita perché i figli tuoi pensano ad una sola cosa…
BT uhuh… si …
Si accavallano le voci…
BF ma io ho capito che teniamo i problemi ho capito che abbiamo i problemi …non è che non lo so… lo so, teniamo tante cose…lo so..
BK … e quando tu dici vai dall’avvocato… quando tu dici vammi a fare questo…a chi lo vado a dire ….a chi lo devo dire vai dall’avvocato… è bello…
BF a nessuno devi andarlo a dire… però però tu devi pensare alle cose che…
BK papà sta pensato!…..non parliamo solo di questa (indica BT) parliamo pure di quello che sta a Civitavecchia…ci capiamo un poco tutti quanti che qua ci stanno i problemi?…
Continuava il litigio e seguiva un nuovo sfogo di Bidognetti Teresa che in lacrime ripeteva di essere allo stremo.
Poi Bidognetti Francesco tagliava corto e, sintomaticamente, chiedeva notizie della scarcerazione del fratello Michele al quale, evidentemente intende restituire un ruolo già svolto nel passato quale tramite per la consegna a familiari ed affiliati del “mensile“ spettante dalla divisione degli utili della cassa comune del Clan.
Il detenuto spera che Michele, quale terzo super partes, possa riuscire a risolvere la controversia in atto tra Teresa e Katia provvedendo ad una equa redistribuzione delle risorse.
BF … senti una cosa… ma zio Michele quando esce?…
BK a marzo…
BF a maggio mò?!
BK … a marzo… gli scrisse Gianluca…
Dopo qualche istante trascorso a discutere del contenuto dei pacchi ricevuti, Bidognetti Francesco ritornava sull’ argomento e ripeteva a Katia che in futuro non dovrà far mancare niente a Bidognetti Teresa anche a costo di trascurare lui. Rispondeva Katia che i pochi soldi che lei lasciava alla porta ogni mese per lui, non le cambiavano nulla e sottolineava, ancora una volta, le pretese eccessive della sorella alla quale, peraltro, lei non aveva mai mancato di pagare biglietto di viaggio o taxi. Stufo, Bidognetti esclamava:
dalla pos. 56.03 del player:
BF ….cerchiamo di finirla con questa discussione… tu devi dare a lei quello che … e basta!
Katia gli rispondeva:�. Non mi sono mai tirata indietro…. e faccio la guappa solo per lei e per il fratello…non mi sono mai tirata indietro frasi che, se messe in correlazione con quelle già precedentemente riportate “…..però io non posso andare…cioè io non posso pretendere! E scusa!… che vado a pretendere?! Io ho due figli a casa… che vado a pretendere?! Mettiti pure nelle condizioni mie!… fino a che punto una si puo’ esporre!…” sembra alludere al fatto che il ruolo di Katia non sia in realtà limitato alla mera gestione dei proventi delle attività criminali ma ne individua piuttosto un ruolo di parte attiva anche nella fase della riscossione.
Colloquio del 27.06.2014 – detenuto Bidognetti Francesco – Decreto 1513/13
Il detenuto si rivolgeva alla figlia Teresa (recentemente trasferitasi dalla casa di Santa Maria C.V. a quella di Casal di Principe, Via Firenze) alla quale chiedeva notizie del suo stato di salute (Teresa all’epoca era gravida). Teresa rispondeva di star bene. Poi proseguivano in una breve conversazione durante la quale il detenuto chiedeva alla figlia di prendere contatti con un soggetto riferibile a “zietta Flora” alias Iorio Filomena detta Flora, nipote del detenuto e di farsi consegnare da questi una somma di denaro (dal gesto verosimilmente 5000 euro) da utilizzare per pagare i suoi difensori.
Sembra corretto indicare la somma richiesta dal detenuto in euro 5.000 giacché, in altra parte del colloquio, Katia Bidognetti, discutendo di una richiesta che le era stata avanzata dell’avvocato raccontava che le era parso inusitato il comportamento del difensore che mentre in precedenza mai le aveva sollecitato pagamenti, a Natale le aveva telefonato chiedendole soldi e dicendole che “ non si sarebbe accontentata di mille euro”:
BF stai a casa… no?
BT annuisce
BF eh?!
BT annuisce
BF … che volevo dire…la zietta Flora… no?
BT chi?
BF … ( si guarda intorno circospetto) ….zietta Flora
BT eh!
BF (si alza e si avvicina al vetro divisorio) sta piu’ vicina così se ti deve dare una cosa…
BT annuisce
BF chiama… (pronunzia un nome con il solo labiale …inc…. perché fuori inquadratura)… chiamalo… ha detto papà… …
BT annuisce mostrando di aver compreso
BF devi vedere il fatto degli avvocati…
BT annuisce
BF hai capito
BT annuisce
BF (con la sx protende le dita della mano ad indicare il cinque) … a Cardone e a Martino… 
BT annuisce
BF (prununzia una frase con il solo labiale… inc. perché fuori inquadratura)…. te li fai dare tu e ce li porti…
BT annuisce… va bene!
BF … a quello scimunito là…
Nessun dubbio sulla corretta identificazione di zietta Flora in Iorio Filomena. Va infatti evidenziato che, in un momento successivo del colloquio, il detenuto commentava che “a casa” riferendosi evidentemente alla sua vecchia casa di Via Firenze, Teresa si sarebbe trovata meglio avendo “… quella vicina…” che, nel caso, potrà “darle una mano”.
Contestualmente, a dirimere ogni possibile ulteriore dubbio, il detenuto chiedeva a Teresa se “Flora” abitasse “ancora lì”. Teresa gli rispondeva di sì, che “… stanno tutte e due insieme…”. Subito dopo il detenuto chiedeva notizie sulla salute di “ zio Pasquale” e, ancora, quanti figli avesse “quella”, se tre o due. Teresa gli rispondeva che ne aveva tre, due femmine ed un maschio. Iorio Filomena detta Flora è per l’appunto figlia di Pasquale, zio del detenuto, vive in una abitazione adiacente quella dei Bidognetti in Via Firenze insieme alla sorella nubile Iolanda ed è madre di tre figli, due femmine ed un maschio.
Nel prosieguo, il detenuto motivava la sua richiesta adducendo che era lui stesso oggetto di pressioni da parte dell’altro figlio detenuto, Aniello:
BF … perché…se ci riesce, no? ( lancia uno sguardo di intesa a a BT)
BT … ho capito!
BF … e perché Aniello insiste ( lett: Aniello ‘sbarea ) ed io…. Non so piu’ come metterle nome… mo tu a zietta là … vedi se ….
Dopo una breve sospensione del discorso dovuto ad un intervento della piccola Lidia, Bidognetti, operando una associazione di idee con il fratello Michele, detenuto, alla cui scarcerazione il Bidognetti ha più volte in passato attribuito la soluzione salvifica dei problemi economici della famiglia, aggiungeva:
BF … e che volevo dire… esce Michele o no?…
BT e che ne so io!
BF poi me lo fai sapere !
BT per forza!
BF … prima… all’avv. CARDONE
BT eh!
BF se… se fa… se li fa prestare da qualcuno e poi…
BT annuisce…
BF per caso no me lo devi far sapere perché la devo revocare, perché non puo’ venire piu’… cioè non ce la fa proprio piu’…
BT va bene!
Il detenuto tornava in argomento successivamente, quando chiedeva a Teresa un giudizio prognostico sulla capacità di assolvere l’incarico da parte del soggetto da lui indicato, che, per le ragioni che di qui a poco si esporranno, dagli inquirenti veniva identificato in Cerci Gaetano, ex marito di Iorio Filomena detta “Flora”. Teresa sembrava esprimere un giudizio negativo:
BF Teresa dici a … dici a quel pisciaturo…
BT scuote la testa e sorride
BF eh?… perché fai così?
BT … e non devo ridere?
BF eh?
BT non devo ridere?
BF mò dice che subentra…perchè ormai è…
BT eh!… fa una smorfia di disapprovazione
BF perchè ormai….come la vedi questa situazione?
BT …triste!…
Ridono entrambi…
BF perchè triste?… non lo vedi all’altezza?
BT scuote la testa in segno negativo… poi non lo so, papà! Scuote di nuovo la testa
BF (borbotta qualcosa di inc…) … ma questa è una cosa che già… è una cosa vecchia questa qua…
BT con una smorfia si mostra scettica …
Subito dopo il detenuto con una serie di sottintesi e di riferimenti a quanto già aveva raccomandato in precedenza, spiegava alla figlia che per quella cosa di cui le aveva parlato “… se è tutto a posto….” allora avrebbe dovuto scrivergli avvertendolo del buon esito e lui, allora, le avrebbe fatto sapere di quali fotocopie aveva bisogno.
Ribadiva che la cosa doveva essere fatta soltanto a condizione che con gli avvocati fosse stata sistemata la pendenza.
Raccomandava che almeno con “quella” (con evidente riferimento ad uno degli avvocati difensori) la pendenza fosse saldata immediatamente mentre per l’altro (altro avvocato difensore) la cosa poteva esser fatta “piano piano”.
Ribadiva che la richiesta doveva essere “..minimo….” accompagnando la parola con la mano sinistra aperta ad indicare il cinque.
Si è detto in precedenza che il soggetto chiamato a corrispondere a Teresa 5.000 euro da destinare agli avvocati a parere degli inquirenti va identificato in Cerci Gaetano .
L’indicazione appare corretta. Ed infatti, il 29.05.2014 nella abitazione di Bidognetti Katia di Via Vitruvio a Formia veniva intercettata in ambientale una vivace conversazione tra Katia ed il suo compagno D’Angiolella Carlo dalla quale emergeva che Gaetano aveva un ruolo, ancorchè poi disatteso, nel procacciare le risorse finanziarie da destinare al pagamento degli avvocati. Nel brano Katia cercava di trovare giustificazioni alle accuse che le sono mosse da più parti – ed anche da “zietta” – secondo cui lei sarebbe stata responsabile della scomparsa di certe somme di denaro verosimilmente accantonate o accumulate dalla famiglia Bidognetti in momenti di prosperità.
Depositario di tali somme, secondo quanto qui afferma la Bidognetti, sarebbe invece Bidognetti Michele “….quello che sta a Roma…..”.
Nel prosieguo Katia accusava Gaetano di non aver tenuto fede agli impegni assunti, in particolare di non averle corrisposto i soldi occorrenti per gli avvocati del padre. Per tale ragione Katia affermava di aver detto a Vincenzo (che va identificato in Bidognetti Vincenzo “Bellillo) di non rispondere più alle chiamate di Gaetano.
Va detto che le affermazioni della Bidognetti trovano una duplice, seppur indiretta, conferma. Da un lato, infatti, si è già visto come lo stesso Bidognetti Francesco attribuisca al fratello Michele la soluzione dei problemi economici della famiglia così rendendo assolutamente confermata l’ipotesi che questi sia effettivamente depositario di certe risorse economiche che dovrà rendere disponibili all’atto della sua scarcerazione; d’altro canto il fatto che Gaetano sia venuto meno all’impegno assunto, giustifica la reazione di Bidognetti Teresa che, chiamata dal padre ad esprimere un giudizio sulla capacità del soggetto indicato di adempiere al compito assegnatogli, si mostrava scettica.
Nel corso della lunga conversazione in un tratto nel quale l’argomento erano i rapporti tra Katia e “Zietta” la Bidognetti esclamava (cfr.decreto 5712/13 RR del 03.12.2013 progressivo 16417 del 29.05.14):
BK …inc… ma quale è la cosa personale …inc… i soldi tutti quanti lo sanno! ….Inc… li devono cercare da quello che sta a Roma li devono cercare 
DA perché parli troppo assai 
BK … inc… cicciotto …inc….
Poi alla pos.03.30:
BK … a me non me ne fotte…non me ne fotte…lo dissi anche a Vincenzo, togliti da questo casino e quando ti manda a chiamare Gaetano non rispondere piu’ a nessuno…sa fare solo chiacchiere… mi ha fatto fare le peggiori figure di merda con papà… mi aveva promesso i soldi per gli avvocati… si, si… si sono visti…

 

leggere colloquio 10.04.2015 262

PUBBLICATO IL: 12 febbraio 2017 ALLE ORE 13:21 
fonte:www.casertace.net