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Invasione della Capitale da parte della ‘ndrangheta e delle altre mafie italiane e straniere? E di chi è la responsabilità? Diciamola tutta!

ECCO I RISULTATI, ON. SERRA!

OGGI TUTTI SI MERAVIGLIANO DELL’INVASIONE DELLA CAPITALE DA PARTE DELLA ‘NDRANGHETA E DELLE ALTRE MAFIE, MA NESSUNO SI CHIEDE IL PERCHE’ DI TUTTO CIO’.. ANNI DI DISATTENZIONE, DI NEGAZIONE DEL FENOMENO MAFIOSO HANNO PORTATO A QUESTA DRAMMATICA SITUAZIONE E NESSUNO PAGA PER IL DISASTRO PROVOCATO!…

L’attuale Presidente della Repubblica Napolitano emanò una circolare, quando era Ministro degli Interni, chiedendo ai Prefetti di integrare i Comitati Provinciali della Sicurezza e dell’ordine pubblico con un magistrato della Direzione Nazionale Antimafia.

Ciò, in virtù del fatto che SOLAMENTE Direzione Nazionale Antimafia, Direzioni Distrettuali Antimafia e Commissione Parlamentare Antimafia hanno per legge competenza in materia di indagine (la DNA, per l’esattezza, ha funzioni di coordinamento delle attività delle DDA) sui reati associativi di stampo mafioso e NON le Procure ordinarie.

L’ex Procuratore Nazionale Antimafia Vigna ha più volte sollecitato l’ex Prefetto di Roma Achille Serra a dare esecuzione a quanto ordinato dal Ministro dell’Interno.

Non c’è stato niente da fare. Almeno nel Lazio, dove solamente il Prefetto di Viterbo ha chiamato QUALCHE VOLTA i rappresentanti della DNA a partecipare a qualche riunione del Comitato Provinciale della Sicurezza e dell’ordine pubblico di quella provincia.

Gli altri hanno fatto tutti orecchie da mercante, a cominciare dall’ex Prefetto di Roma Achille Serra, prima deputato di Forza Italia ed ora del Partito Democratico, che in più occasioni, sulla stampa e nei convegni, ha sempre sostenuto che… a Roma non ci sono mafie!

Ci ricordiamo l’incontro nell’aula consiliare del Comune di Nettuno, sciolto per mafia, occasione durante la quale avemmo con lui uno scontro durissimo.

Ci ricordiamo quanto egli disse nell’Aula di Teologia della Chiesa Valdese a Roma.

E’ chiaro che, se il massimo rappresentante del Governo Centrale su un territorio sostiene che su questo… non c’è mafia, tutte le articolazioni dello Stato… non si muovono.

Oggi si è scoperto che la ‘ndrangheta ha messo le mani su ristoranti e locali alla moda nel cuore della Capitale. L’indagine-si badi bene – è stata fatta dalla Guardia di Finanza di Reggio Calabria, mentre a Roma nessuno si era accorto di tutto ciò.

Eppure a Roma abbiamo il fior fiore di tutta la nostra intelligence, tutti i vertici dei nostri Servizi, tutti i Corpi specializzati. E stiamo parlando solamente di un segmento d’indagine sulla montagna di capitali che l’organizzazione criminale ha investito nella Capitale e nel Lazio!

Poi ci sono la camorra, cosa nostra, i cinesi e tutte le mafie straniere, non esclusa quella russa che sta mettendo le mani anche nel pontino!

Ed allora veramente stiamo rischiando il ridicolo quando parliamo di mafie e non di responsabilità, che sono tutte politiche!

Noi non vogliamo ergerci a paladini di niente, non è nostra intenzione, né costume, metterci in cattedra. Non fa parte del nostro stile di vita e della nostra cultura. Noi siamo solamente amanti della verità e vogliamo dirla tutta. Fino in fondo, costi quello che costi!

Noi invitiamo quella parte di stampa che è ancora libera a non limitarsi a sparare la notizia, senza leggere dietro questa, come si è arrivati ad un evento, che cosa e chi lo hanno determinato.

Quando noi parliamo di “antimafia del giorno dopo” ci riferiamo a questo: si interviene e si fa finta di scandalizzarsi quando i fatti sono già avvenuti, quando non c’è più niente da fare perché i buoi sono già scappati dalla stalla.

Sono anni che stiamo gridando che nel Lazio- e, in particolare nelle province di Latina, in primis, di Frosinone, sul litorale romano a nord ed a sud della Capitale, in questa, nel viterbese (attenti, ora, a Civitavecchia e nell’hinterland! ) -non si fanno, o se ne fanno pochissime, INDAGINI PATRIMONIALI.

INASCOLTATI, DA TUTTI, ISTITUZIONI, PARTITI POLITICI, SINDACATI ecc. ecc.

Questi sono i risultati!