SANT’ANASTASIA. Sono 14 gli indagati dell’inchiesta della Procura di Nola che stamattina ha portato ad un blitz della guardia di finanza negli uffici dei giudici di pace di tre città: Sant’Anastasia, Nola e Marigliano.
Le fiamme gialle della Compagnia di Nola sono state al lavoro per tutta la mattinata ed il pomeriggio, impegnati in perquisizioni e sequestri di documenti. Per il momento dalla Procura trapelano soltanto indiscrezione, l’indagine riguarderebbe il reato di corruzione e coinvolgerebbe, appunto, 5 giudici di pace in servizio nelle tre sedi indicate (1 a Sant’Anastasia, 2 a Marigliano ed il resto a Nola) e altri 9 sarebbero avvocati. L’operazione rimanda alla mente l’operazione “Jordanus” che nel novembre del 2013 portò a 401 indagati e all’esecuzione di 16 misure cautelari, 13 misure patrimoniali, per 7 medici, 6 avvocati e tre “procacciatori” di affari per un’associazione che si occupava di falsi incidenti. Il risultato di una complessa indagine portata avanti da carabinieri e guardia di finanza e cominciata nel 2009 per la quale i reati contestati furono diversi: dall’associane per delinquere il falso, la truffa aggravata, frode assicurativa, corruzione, falso in valori da bollo, abusivo esercizio dell’attività finanziaria, usura e riciclaggio falsa testimonianza e falsa perizia. Furono verificate 1237 pratiche di risarcimento danni per incidenti monitorate, un milione e 670mila euro gli indennizzi versati dalle compagni e assicurative, 42 immobili sequestrati, tra i quali una villa ad Ischia ed una in costiera cilentana, 21 automobili, 86 conti correnti per un valore totale di quasi 4 milioni euro.
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