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Inchiesta «Jambo», la Cassazione annulla l’ordinanza di custodia cautelare per il fratello del boss Zagaria

Il Mattino, Giovedì 23 Giugno 2016

Inchiesta «Jambo», la Cassazione annulla l’ordinanza di custodia cautelare per il fratello del boss Zagaria

di Mary Liguori

CASERTA – Inchiesta «Jambo», la suprema corte di Cassazione ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Carmine Zagaria, fratello del boss Michele.

Gli ermellini hanno accolto l’istanza degli avvocati Andrea Imperato e Raffaele Quaranta, inviando gli atti ad altra sezione del Riesame. I penalisti hanno contestato l’attendibilità dei collaboratori di giustizia che indicano in Carmine Zagaria uno dei fautori delle modifiche urbanistiche che portarono alla realizzazione dello svincolo della Statale di Trentola Ducenta che la Dda ritiene dettate dai Casalesi per favorire il centro commerciale finito sotto sequestro.
Modifiche al piano regolatore di Trentola Ducenta dettate dalla camorra, dunque, per consentire ai Casalesi di costruire e ampliare quella che – secondo la Dda – è «la creatura commerciale di Michele Zagaria», ovvero il centro commerciale Jambo.

Sono queste le accuse che i pentiti Generoso Restina e Massimiliano Caterino muovono al fratello del boss, Carmine Zagaria, colpito nel dicembre scorso da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere insieme ad altre cinquanta persone, incluso l’ex sindaco di Trentola Ducenta, Michele Griffo e il patron del Jambo, Alessandro Falco.
La Cassazione ha dunque accolto l’istanza della difesa, annullando la misura. È la prima breccia che si apre nel teorema accusatorio che verrà sostenuto durante il processo, che inizierà a luglio, dai sostituti procuratori Antimafia Catello Maresca, Maurizio Giordano e Alessandro D’Alessio.