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In atto la campagna di oscuramento ai danni di alcune Associazioni Antimafia presenti con gli striscioni alla manifestazione del 19 luglio al Pantheon

Al Pantheon le fiaccole accese “Uniti contro tutte le mafie”

Anche gruppi di turisti con le torce. Zingaretti: “Bellissima serata, occhi sempre aperti”. Centinaia di cittadini Moltissimi giovani senza bandiere di partito

Una piazza piena di fiaccole, tenute soprattutto da giovani, anche stranieri. Come i turisti spagnoli di Oviedo, che si sono fermati al Pantheon. “Abbiamo letto il libro di Saviano – dicono – sappiamo cos’è la mafia”. “Una bellissima serata”, dice il presidente della Provincia Nicola Zingaretti, che ha ideato la manifestazione contro la criminalità organizzata nel giorno in cui si ricorda la morte di Paolo Borsellino e della sua scorta nella strage di via D’Amelio. Accanto a lui il sindaco Gianni Alemanno e la presidente della Regione Renata Polverini, che hanno subito risposto all’appello. “Il sostegno e la partecipazione dei cittadini sono un segnale importante – aggiunge Zingaretti – perché la lotta a tutte le mafie si conduce soprattutto con la presa di coscienza civile”. “Roma c’è ed è in grado di rispondere”, dice anche la Polverini. E Alemanno: “Siamo consapevoli che quando la criminalità organizzata è in movimento nessun territorio è al sicuro”. Don Luigi Ciotti, il prete battagliero che ha fondato l’associazione “Libera”, arriva direttamente da Palermo. “Certo che è importante questa fiaccolata a Roma – risponde – Il Lazio è la sesta regione per beni confiscati alla mafia. Roma è il sesto comune. Sempre il Lazio è la quinta regione per numero di reati contro l’ambiente, al terzo posto per il ciclo illegale del cemento, con 5.000 persone che lavorano nei cantieri della mafia”.

“La mobilitazione non deve fermarsi alla fiaccolata”, chiedono Cgil, Cisl e Uil. Isabella Rauti, moglie del sindaco e consigliere regionale ricorda il contributo delle donne. Un esempio per tutte: Emanuela Loi, l’agente di polizia morta a soli 24 anni nell’attentato a Borsellino insieme al resto della scorta. “Il governo sottovaluta l’emergenza delle infiltrazioni mafiose”, dichiara il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli. Dal pubblico accanto al palco si apre un cartellone che recita “Via Romano, ministro accusato di mafia”. Dopo aver annunciato la sua partecipazione, il presidente del X municipio Sandro Medici ha cambiato idea, “fino a quando Alemanno e la Polverini non si smarcheranno davvero da personaggi e vicende discutibili”, dice. Il consigliere comunale Pd Paolo Masini protesta per la mancata votazione della delibera antimafie nella seduta di ieri.

Cecilia Gentile

(Tratto da Repubblica – Roma)