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Il virus della illegalità si rinforza coperto dal Covid

Il virus della illegalità si rinforza coperto dal Covid

di Francesco de Notaris

L’altro ieri, colpito da notizie che mostravano un fuoco di artificio di interventi restrittivi nei riguardi di affiliati alla criminalità organizzata o di sospetti, avevo deciso di scrivere un piccolo articolo di commento.

Oggi noto ancora più di prima che l’epidemia di ogni reato contro tutte le leggi della convivenza è prodotta dal vero virus che blocca il nostro Paese e ne ferma lo sviluppo economico, sociale, culturale.

Il vero virus non è la mafia al suo interno, come si presenta all’interno di ogni associazione criminale. Il vero virus è nel terreno che circonda la criminalità.

Esiste la criminalità perché trova alleanze, tolleranza, simpatia, cointeressamento da parte di uomini e aggregazioni che si servono e servono l’illegalità e quindi lucrano, utilizzano, vengono utilizzati, convivono. Le mafie sono il cancro della società, disse il Presidente Ciampi. E siamo in una società malata aggredibile dalle cellule cancerogene.

Un uomo probo, servitore dello Stato, mi diceva , pochi giorni or sono, che non aveva più fiducia in molti uomini delle Istituzioni che, nei fatti, sono cattivi servitori dello Stato.

Ed ecco che la cronaca quotidiana trabocca di notizie di reato che coinvolgono ed interessano Enti, Asl, istituti ospedalieri, dirigenti di P.A., personale amministrativo, imprenditori, addetti ai servizi pubblici, amministratori comunali, eletti in consigli regionali, staff di uomini pubblici e via dicendo.

Non mancano magistrati corrotti, forze dell’ordine distratte, ispettori del lavoro dormienti, controllori che andrebbero controllati, cittadini disillusi per lo stato della convivenza.

Accade che politici corrotti tentano, attraverso norme esistenti, usando comandi, contratti a tempo, trasferimenti pilotati, introdurre loro sodali in Amministrazioni pubbliche per esercitare potere, influenze, legami di interessi, pressioni anche in funzione di carriere, di obiettivi , di condizionamento per nomine, progetti, etc.

Talvolta chi chiede legalità è visto come intralcio e viene messo ai margini da gruppi dominanti.

Ogni giorno la cronaca ci informa di truffe, usura, appalti irregolari, utilizzazione distorta del denaro pubblico, violazione dei diritti, disobbedienza alle leggi, disprezzo per giuste sentenze dell’autorità costituita, abuso di potere e sempre soccombono i deboli , i poveri, coloro che non hanno alcun peso e voce.

Il Covid 19 fa sentire presenza e peso. Nella confusione, nella notte il rapinatore opera, si nasconde e profitta delle condizioni a lui favorevoli.

Ed i tempi di crisi sono una manna per individui profondamente disonesti, vili e dediti ad ogni attività criminale.

Al tempo del terremoto c’era chi sorrideva pensando agli utili che avrebbe potuto ricavare dalla eventuale, eterna ricostruzione.

Oggi c’è chi intrallazza per mascherine, bombole di ossigeno, articoli sanitari, materiale di soccorso, convenzioni, appalti da gonfiare profittando delle disgrazie e della morte. Si rinforzano le attività delle mafie nei settori della droga, del commercio delle armi, del contrabbando, delle falsificazioni, etc.

Dovremmo isolare personaggi che sono parassiti, soggetti che meritano di ricevere riprovazione sociale.

Penso che la nostra Associazione debba continuare a insistere sulla denuncia. La nostra Associazione deve continuare a trovare ogni occasione per educare le giovani generazioni che hanno bisogno di sostegno e di attenzione educativa.

Oltre la denuncia che è successiva al reato occorre realizzare un programma educativo, preventivo perché la disapprovazione isoli chi non ottempera ai doveri, alle leggi.

E’ di questi giorni la sofferenza di chi perde il lavoro, di chi vede andare in fumo sacrifici e investimenti. C’è anche una sofferenza indotta dall’avere violato leggi dello Stato in ordine alle tasse da pagare, all’obbligo di non falsificare i bilanci, al dovere di rispettare i contratti di lavoro. Ci accorgiamo, in questo tempo di Covid, di come la violazione delle leggi da parte di molti e per anni, ha accentuato la crisi tanto da produrre una sorta di terremoto istituzionale con nuovi assetti favoriti dal Presidente della Repubblica in seguito al dissolversi delle diverse maggioranze che hanno retto i Governi precedenti a quello oggi in carica.