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Il sostegno dell’Associazione Caponnetto alla battaglia nella Capitale della maggioranza delle imprese di pompe funebri per una gestione più equilibrata nel settore del “caro estinto”

LA QUESTIONE DEL “CARO ESTINTO” NELLA CAPITALE ED IL SOSTEGNO FORNITO DALL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO ALLA LOTTA DELLA MAGGIORANZA DEI TITOLARI DELLE IMPRESE DI POMPE FUNEBRI DI ROMA E PROVINCIA.
ATTENDIAMO FIDUCIOSI L’ESITO DELLE INDAGINI
Non abbiamo elementi che ci inducono a nutrire il sospetto che dietro il problema del “caro estinto” a Roma, come purtroppo avviene in alcune zone della Campania e non solo, potrebbero esserci le mani della criminalità mafiosa e questo dobbiamo affermarlo per onestà intellettuale.
Ma, quanto meno, potrebbero esserci – questo sì- comportamenti scorretti da parte di qualcuno che può aver determinato situazioni di monopolio nella gestione del “caro estinto” a favore di pochi ed a svantaggio dei più.
Sono all’incirca 500 le imprese di pompe funebri nella Capitale ed in provincia e si possono contare sulle dita di una mano quelle che avrebbero facile accesso nelle camere mortuarie dei nosocomi della Capitale.
Se risultasse fondata tale notizia, sarebbero giustificati tanti interrogativi.
E proprio per fugare ogni dubbio circa l’esistenza di tali comportamenti scorretti, abbiamo voluto intraprendere un’azione di sostegno alla lotta che ha intrapreso l’Associazione che tutela
gli interessi della maggioranza dei titolari delle agenzie funerarie di Roma e provincia.
Attendiamo con fiducia l’esito delle indagini.