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Il sistema “cartiera su gomma” viaggiava in tutta Italia. Arrestato anche finanziere della Dia

Un consistente sequestro di 101mila euro in contanti, divisi in banconote da 50 euro, è uno dei riscontri più importanti nell’ambito dell’indagine che ha portato a scoprire un vasto giro di riciclaggio partito dalla Calabria. Il denaro è stato sequestrato alla stazione Termini di Roma alla segretaria di un imprenditore campano con interessi nel commercio all’ingrosso di pneumatici. I soldi, frutto della vendita in nero delle gomme, erano divisi in buste e destinati a professionisti romani. Da qui sarebbero stati ulteriormente distribuiti dai promotori dell’associazione ad altri imprenditori disposti a emettere fatture per operazioni inesistenti emesse per false sponsorizzazioni. Il giro coinvolgeva società romane attive nell’organizzazione di eventi motoristici. Il contante fornito dall’imprenditore campano serviva per «restituire» il denaro bonificato alle società romane a fronte dell’emissione delle false fatturazioni. A loro volta, tali società, a fronte di altre fatture false emesse da società Estoni, risultate nella piena disponibilità di un avvocato italiano residente in Svizzera, trasferivano tali somme di denaro su conti correnti accesi nella Repubblica Baltica. Da qui, il denaro veniva trasferito in Olanda quale pagamento di forniture di pneumatici rivolte all’imprenditore campano il quale, quindi, poteva disporre di ingentissime quantità di pneumatici da rivendere sull’intero territorio nazionale in totale evasione d’imposta. In altre occasioni, il denaro veniva trasferito, sempre a fronte di false fatturazioni, su conti correnti accesi presso istituti di credito elvetici da quali poi veniva prelevato in contanti e ritrasferito fisicamente in Italia mediante la tradizionale tecnica degli «spalloni».

Un maresciallo della Guardia di Finanza in servizio presso la Dia di Reggio Calabria è stato arrestato e posto ai domiciliari. Il militare avrebbe usato il sistema informatico del Ministero dell’interno per fornire informazioni al fratello coinvolto nella truffa.