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IL RITORNO ALLA LOCALITA’ DI ORIGINE DI UN EX BOSS DELLA CAMORRA SUSCITA SEMPRE APPRENSIONE ED ALLARME

IL RITORNO ALLA LOCALITA’ DI ORIGINE DI UN EX BOSS DELLA CAMORRA SUSCITA SEMPRE APPRENSIONE ED ALLARME IN QUANTO  E’ IPOTIZZABILE LO SCONTRO VIOLENTO CON I SOGGETTI CRIMINALI CHE DURANTE LA SUA ASSENZA SI SONO ANDATI AD AFFERMARE SUL TERRITORIO.A SOMMA VESUVIANA E NEL SUO HINTERLAND,.DURANTE L’ASSENZA DI QUESTO SIGNORE,HANNO PRESO IL SOPRAVVENTO ALTRI CLAN DELLA CAMORRA  I QUALI NON RINUNCEREBBERO FACILMENTE  AL LORO DOMINIO.L’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO,VIVAMENTE PREOCCUPATA PER QUESTO RITORNO,CONDIVIDE LE APPRENSIONI MANIFESTATE DAL TESTIMONE DO GIUSTIZIA E FA,PERTANTO ,VIVO APPELLO ALLA DOTTORESSA PAGANO,PREFETTO DI NAPOLI – CHE TANTA SENSIBILITA’ HA DIMOSTRATO FINORA NEL COMBATTERE LA CRIMINALITA’ MAFIOSA –PERCHE’ PROVVEDA AD ADOTTARE TUTTE QUELLE MISURE INTERDITTIVE CONSENTITE DALLA LEGGE NECESSARIE PER SCONGIURARE POSSIBILI BAGNI DI SANGUE
                                                                            ASSOCIAZIONE A.CAPONNETTO
Quando un ex boss della camorra torna !!!!!
Questa è la storia di un ex boss della camorra Vesuviana che per anni é stato capo e referente del  ex boss Alfieri.

Un suo fedelissimo che ,come Alfieri anche egli latitante e poi arrestati ,ha deciso di collaborare.
Lo stesso insieme al fratello si sono auto accusati di diversi omicidi sia come mandanti che come esecutori materiali.
Anni in cui questo paese alle pendici del monte Somma di cui prende il nome ha vissuto il dominio della camorra,criminalità che era riuscita ad infiltrarsi nei grandi appalti e che con un suo fare diversamente da oggi raccoglieva anche consensi popolari .
Erano anni in cui la camorra non voleva  morti in casa propria anni in cui questi criminali decidevano e influenzavano anche le elezioni comunali .
Un cognome che tristemente è  ribaltato alle cronache  giudiziari pochi mesi fa con gli arresti di un cugino e di nipoti che si erano riorganizzati  sul territorio con estorsioni spaccio di droga.
Non sono mancate le minacce ad imprenditori con colpi di arma da fuoco ma anche qui dobbiamo sottolineare la scarsissima collaborazione delle vittime.
Invece dobbiamo con forza elogiare i carabinieri di Castello di Cisterna che congiuntamente  alla stazione c c locale hanno svolto indagini eccellenti portando alla sbarra questi criminali e facendoli condannare alla galera.
Ora questo era il passato ma oggi la cosa che ci preoccupa che questo soggetto ex collaboratore di giustizia stia per tornare a Somma Vesuviana.
Anche se ultimamente  durante le votazioni comunali il figlio di questo soggetto è  stato presente sul territorio.
Dobbiamo anche costatare con amarezza che questo ex boss collaboratore ma a suo dire mai pentitosi dal suo profilo Facebook  mette foto del suo passato e raccoglie anche la nostalgia di chi scrive ” stavamo meglio quando c era Lei ” chi poi lo chiama zio e chi lo incita a tornare.
Forse giuridicamente questo ex boss è  libero di tornare ma sul profilo morale e sulle preoccupazioni che lo stesso di certo non farà volontariato,permettetemi di sollevare qualche preoccupazione.
Oggi rivolgo la domanda all’ On. Mocerino presidente dell’ anticamorra regione Campania nonché cittadino ed ex sindaco di somma vesuviana ….
Quale messaggio il popolo riceverebbe  se questo ex boss tornasse a Somma Vesuviana?
Perché troppo spesso abbiamo assistito che chi denuncia é  costretto a lasciare la propria  terra ed invece chi delinque resta sul territorio?
Il presidente Mocerino può dichiarare che il nuovo ciclo di rinnovamento  culturale  che dovrà portare Somma Vesuviana ad essere modello ci città metropolitana potrebbe subire un duro attacco con il ritorno di questo ex boss?
Per ora noi vigileremo e certamente non saremo spettatori di vecchi ritorni di fiamma da parte di chi per anni con la camorra ha fatti affari .
Gennaro  Ciliberto
Testimone di Giustizia