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Il prodotto di una preoccupante subcultura dell’antidemocrazia

Latina, 14 marzo 2006

COMUNICATO STAMPA

L’attacco sistematico alla stampa –e, più in generale, a tutti coloro che, come noi, osano denunciare la presenza mafiosa sul territorio pontino- è il prodotto di una preoccupante subcultura dell’antidemocrazia. La stampa, nelle vicende di Fondi, sta svolgendo una lodevole opera di informazione e, pertanto, essa va apprezzata e ringraziata pubblicamente.

Ma c’è un altro aspetto che preoccupa nel comportamento di quanti in questi giorni parlano di… aggressione al MOF: la loro tendenza ad accollare tutto il peso dell’azione di contrasto della criminalità organizzata alle sole forze dell’ordine ed alla magistratura ” a cui non si può far meno di tessere le lodi con l’auspicio di una ancora più intensa attività finalizzata a preservare il territorio”. Niente di più negativo ed anche diseducativo ai fini di una più completa evoluzione civile e democratica della società pontina. Le forze politiche locali, fatta qualche rara eccezione, debbono farsi perdonare molte colpe per il modo spregiudicato con cui usano il potere e per la loro disattenzione ai temi dell’illegalità e del contrasto della criminalità. Se a tutto ciò, poi, si aggiunge il tentativo di espropriare i cittadini tutti dei loro diritti ad essere informati ed a partecipare alle vicende che interessano la società, siamo allo sfacelo, all’”anomia” assoluta.

A Fondi ci sono presenze inquietanti che, peraltro, operano ella sua economia, presenze che, peraltro, proprio in questo periodo stanno tentando di ampliare la loro potenza. Nessuno lo neghi!!!… Allora, anziché attaccare Stampa e tutti coloro che denunciano tutte queste cose, si chiamino tutti i cittadini alla partecipazione e si cominci a collaborare, fornendo ad esse tutte le notizie possibili, con forze dell’ordine e magistratura, aiutandole ad estirpare la malapianta ed a ricostruire un’immagine di Fondi, che, proprio a causa di tali situazione, si è molto deteriorata.