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Il Prefetto di Roma continua a dire che… ”Roma è la città più… sicura d’Italia”. Prefetto di Roma e Prefetti di tutta Italia SVEGLIATEVI!!|!

MENTRE LE MAFIE SI IMPOSSESSANO DI TRE QUARTI DELLE NOSTRE CITTA’ E DELL’INTERO PAESE, IL PREFETTO DI ROMA SI AFFANNA A DIRE CHE ” ROMA E’… LA CITTA’ PIU’ SICURA D’ITALIA”.
ALMENO TACCIA!!!
Una litania – ed anche fastidiosa e sgradevole – che nemmeno la CGIL, che è l’organizzazione che ha promosso l’altro giorno il convegno ed ha avuto modo di ascoltarla in diretta, ha sentito il dovere di interrompere e di farla cessare.
Una buona volta per sempre, considerato anche lo sconcio, sempre in diretta, di un’implicita, reciproca sconfessione che ha visto da una parte il Procuratore della Repubblica e dall’altra il Prefetto, entrambi della Capitale.
Il primo che ha parlato del gran numero di sequestri di beni mafiosi operati dalla Magistratura ed il secondo che si affanna a descrivere la Capitale come… un’oasi felice, indenne dalla contaminazione criminale.
Ah, quando nei sindacati c’era ancora il gusto del confronto ed anche dello scontro con il Potere!!!
Il Prefetto di Roma, anziché un’immagine edulcorata della capitale, ci prospetti quella reale e ci spieghi, al di là dei numeri ufficiali, che non sono mai esaustivi, come, perché e per colpa di chi le mafie sono diventate padrone di Roma, del Lazio e dell’intero Paese.
Non di certo per colpa dell’imbianchino, del netturbino o della dattilografa!!!
Ci spieghi cosa egli ha fatto o fa, essendo peraltro il responsabile dell’ordine pubblico e della sicurezza sul territorio, per monitorare e contrastare il fenomeno delle mani delle mafie sulle aste giudiziarie, sui passaggi di proprietà sospetti di immobili, aziende, esercizi commerciali e quant’altro.
Ci spieghi, ci spieghi e non si limiti a dire che il numero degli omicidi si è ridotto rispetto a quello degli anni precedenti, come pure quello dei furti, delle rapine, degli stupri e così via.
Ammesso che sia anche vero, non viene il dubbio al Prefetto di Roma ed a quanti altri la pensano come lui che ciò potrebbe dipendere dal livello del controllo che le mafie vanno sempre più aumentando sul territorio e che, di conseguenza, esse stiano cominciando ad applicare la loro vecchia legge che recita “non c’è foglia che si muova che la mafia non voglia”?
Prefetto di Roma e Prefetti di tutta Italia, SVEGLIA