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Il Papa scende in campo con determinazione ed a voce alta contro corruzione e mafia.Cristiani scendete in campo anche voi tutti.Non restate alle finestre.Siamo al rush finale,alla battaglia definitiva: mafia o libertà,morte o vita

Papa Bergoglio (Ansa)
di Franca Giansoldati
Città del Vaticano – La corruzione è alla radice della mafia, del degrado sociale, della criminalità organizzata, dei trafficanti di uomini e di droga. Il Papa lancia un appello mondiale contro «la peggiore piaga sociale». Un invito esteso a tutti: «Cristiani,  persone di altre fedi e non credenti dobbiamo unirci per  combattere questa bestemmia, questo cancro che sta logorando le  nostre vite». Il Papa aggiunge che «la Chiesa non deve avere paura di purificare se  stessa» visto che la corruzione si annida anche tra le pieghe di tante amministrazioni ecclesiali. Papa Francesco lo scrive in un libro intitolato Corrosione e scritto dal cardinale Peter K.A. Turkson con il  filosofo Vittorio V. Alberti. 

«Cosa c’è all’origine dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo?  Cosa, all’origine del degrado e del mancato sviluppo? Cosa,  all’origine del traffico di persone, di armi, di droga? Cosa,  all’origine dell’ingiustizia sociale e della mortificazione del  merito? Cosa, all’origine dell’assenza dei servizi per le  persone? Cosa, alla radice della schiavitù, della disoccupazione,  dell’incuria delle città, dei beni comuni e della natura? Cosa,  insomma, logora il diritto fondamentale dell’essere umano e  l’integrità dell’ambiente? La corruzione, che infatti è l’arma,  è il linguaggio più comune anche delle mafie e delle  organizzazioni criminali nel mondo. Per questo, essa è un  processo di morte che dà linfa alla cultura di morte delle mafie  e delle organizzazioni criminali».

Proprio stamattina si apre in Vaticano un confronto internazionale tra giuristi, politici, sociologi, teologi sulla corruzione. La corruzione, scrive il Papa,  «nella sua radice etimologica, definisce una lacerazione, una  rottura, una decomposizione e disintegrazione. Sia come stato  interiore sia come fatto sociale, la sua azione si può capire  guardando alle relazioni che ha l’uomo nella sua natura più  profonda».

La lotta contro la corruzione implica una strada lunga e impegnativa, fatta di educazione e cultura. «Ci vuole cooperazione da parte di tutti secondo le proprie possibilità, i propri talenti, la propria creatività».