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Il MOF di Fondi sotto il tallone di Casalesi e Corleonesi.Le condanne del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere

Condannati Gaetano Riina, fratello del boss Totò, a sei anni di carcere e Paolo Schiavone, figlio del Francesco Schiavone detto Cicciariello, a dieci anni, per il racket dei trasporti al mercato di Fondi.

La sentenza del tribunale di Santa Maria Capua Vetere conferma l’ipotesi della Procura Antimafia – rappresentata in udienza dal pm Cesare Sirignano – secondo cui mafia siciliana e camorra casalese avevano monopolizzato il trasporto dei prodotti ortofrutticoli dal mercato di Fondi in tutto il Sud Italia. Tale attività illecita aveva comportato un aumento del prezzi al dettaglio ben oltre i prezzi del mercato dei prodotti ortofrutticoli.

Il figlio del boss Francesco Schiavone detto Sandokan, Nicola, invece, è stato assolto dal reato di associazione mafiosa. «C’è stata un’analisi corretta dell’incarto processuale del mio assitito – ha spiegato il legale difensore, Mauro Iodice – ha sempre confidato in esito positivo del processo».

Gli altri condannati

I giudici del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (sezione II, collegio B), presieduto dal Luigi Picardi (giudici Nicola Erminio Paone e Valentina Giovanniello) hanno anche condannato Salvatore Fasanella (13 anni) coinvolto in un traffico d’armi dalla Bosnia; il collaboratore di giustizia Felice Graziano (2 anni e 6 mesi di reclusione); Antonio Pagano, (9 anni), padre di Costantino Pagano, titolare de «La Paganese Trasporti», società che, grazie all’accordo tra mafia e clan dei Casalesi, acquisì il monopolio dei trasporti su gomma; Antonio Panico (4 anni e 6 mesi), all’epoca dei fatto «dominus» del clan Mallardo; Almerico Sacco (13 anni), ex reggente del clan Licciardi di Secondigliano; Gaetano Sacco (13 anni), anche lui elemento di vertice dei Licciardi.

(il mattino)