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Il litorale fra Gaeta e Terracina, passando per Sperlonga e Fondi. Pensieri cattivi di chi è abituato a… pensare male.

Quella fra Gaeta e Terracina, passando per Sperlonga e Fondi, è una delle fasce costiere più suggestive d’Italia.

Qualche tratto boschivo ancora allo stato naturale, spiagge dorate, qualche tratto ancora incontaminato, vecchi “stradelli”anticamente usati per l’accesso al mare privatizzati e, quindi, poco frequentati se non dai proprietari delle ville che se ne sono impossessati, una splendida vegetazione mediterranea e tanti, tantissimi spazi.

Un paradiso riservato ai fortunati.

Vi sono ville ben incastonate nel verde che abbonda, alcuni camping e tanti… vip.

C’è una via chiamata dei Prefetti per dare l’idea di chi sono coloro che vi abitano, ci sono generali, deputati, senatori, tutte persone provenienti da altre regioni del Paese e che hanno scelto quest’area suggestiva per il loro riposo.

Non è da escludere che in così vasta area vi si sia allocata anche qualche altra persona per ben altri scopi, magari tanto abile e furba da diventare amica di chi già vi abita.

Come pure non è da escludere che tanta bellezza della natura, tanta pace e riservatezza dell’area, aggiunte alla relativa vicinanza sia a Roma che a Napoli, abbiano potuto fare di quest’area un polo di attrazione anche per qualche pduista o camorrista.

In quest’Italia così strana e complessa, il confine tra il bello ed il brutto, fra il bene ed il male, è sempre molto labile.

Fra tanta gente perbene potrebbe nascondersi qualcuno che tale non lo è tanto.

Divagazioni, fantasie, cattivi pensieri di chi forse condivide la tesi secondo cui… a pensar male si fa peccato ma in genere ci si azzecca.

L’altro giorno sul treno abbiamo incontrato un’ amica di Napoli che non incontravamo da anni e che durante la conversazione si è lasciata scappare:

“La settimana scorsa sono venuta a Fondi a trovare l’onorevole… ”.

Un nome noto, napoletano, che non sapevamo che avesse una villa sul litorale fondano.

Credo che siano pochi a saperlo.

Alla conoscenza non c’è mai fine.

Chissà quanti altri ce ne sono!

Di gente perbene e, forse, anche di qualcuno che non lo è.

Forse.