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Il grido di allarme del PD di Fondi. Noi suggeriamo di cominciare a chiedere l’elenco delle imprese operanti sul territorio, elenco da sottoporre al vaglio della DIA per uno screening

GLI IMPEGNI CHE ASSUMIAMO

A campagne elettorali, regionale ed amministrativa, appena terminate, bisogna cominciare a ragionare su quelli che saranno i temi principali dell’agenda politica. Il risultato elettorale ha dimostrato che, nonostante l’impegno profuso durante questi ultimi tre mesi con decine di incontri e iniziative, il centrosinistra non è riuscito a sfondare il muro di gomma del consenso dei cittadini che rimane saldamente in un’area ben definita di centrodestra. Questo ci deve far riflettere, come Partito Democratico e come coalizione di centrosinistra. Non è questo il momento delle recriminazioni, ma quello di intraprendere tutte quelle iniziative tese a garantire il rafforzamento dell’unità della coalizione e a riorganizzare le forze politiche per affrontare con più capacità il lavoro di opposizione.

Ringrazio tutti gli elettori della coalizione di centrosinistra, e ringrazio con forza la nostra candidata a Sindaco Maria Civita Paparello e tutti coloro che hanno condiviso in modo convinto, da candidati, da attivisti o da cittadini, la bella esperienza di questi ultimi mesi. In consiglio comunale misureremo il passo alla maggioranza di centrodestra e alla Giunta che il neo Sindaco Salvatore De Meo andrà a formare giorno per giorno. Se, come alcuni articoli di giornale hanno anticipato, la Giunta De Meo sarà formata da 6 assessori, propongo di costituire una Giunta ombra con i nostri 6 consiglieri di opposizione. Giunta ombra guidata dai consiglieri ma coadiuvata da gruppi di lavoro aperti al contributo di tutti quei cittadini che vorranno partecipare. Mi auguro che essa possa rappresentare una grande esperienza di democrazia partecipata, che ridia, soprattutto ai giovani, voglia di sentirsi attori di un processo democratico che li deve vedere coinvolti in prima persona.

La Regione Lazio in mano al centrodestra preoccupa per alcuni precisi risvolti che si potrebbero avere, nel medio periodo, su alcune importanti e positive azioni che la Giunta di centrosinistra ha realizzato sul nostro territorio. Mi riferisco all’istituzione del Parco dei Monti Ausoni, di cui potrebbe essere messa in discussione non solo la sua perimetrazione, restringendone l’ampiezza per ridarla generosamente ai tentativi di speculazione edilizia, ma addirittura la sua stessa esistenza, azzerando un importante progetto di difesa del territorio e della sua valorizzazione con conseguente sviluppo turistico compatibile e creazione di occupazione. Se questo rientrerà nel programma del centrodestra regionale, e ve ne sono tutte le premesse, considerata l’opposizione che esso ha sempre dichiarato a questo progetto, noi chiameremo tutta la cittadinanza in difesa del Parco dei Monti Ausoni.

Altro tema centrale su cui saremo decisamente impegnati sarà quello del ritorno al nucleare. Non permetteremo che il Governo Berlusconi imponga alla Regione Lazio che sia riattivata la centrale di Borgo Sabotino e che quella del Garigliano possa essere individuata come sito per le scorie radioattive. Il nostro impegno contro il ritorno al nucleare sarà totale.

Ci impegneremo per il ritorno alla gestione pubblica dell’acqua. Condividiamo i tre referendum abrogativi delle norme che hanno privatizzato l’acqua, la cui raccolta di firme partirà il 24 e 25 aprile, data simbolica perché si formi un forte movimento per la Liberazione dell’acqua dalle logiche di profitto.

Non nascondiamo una forte preoccupazione per il futuro del Mercato Ortofrutticolo di Fondi, dopo le dimissioni del Presidente della M.O.F. SpA dott. Bruno Placidi e del rappresentante del Comune di Fondi, nominato dal Commissario straordinario Prefetto Guido Nardone. Il rischio è che quest’ente, che svolge un ruolo importantissimo nell’economia comprensoriale, veda sempre più ristretto il controllo nelle mani di chi ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza gestionale. Non si può continuare a parlare di “promozione” se non si è in grado di elaborare un vero piano industriale, capace di coniugare risposte tempestive ed efficaci all’attuale crisi e prospettive certe per lo sviluppo di medio e lungo periodo. Un piano industriale condiviso da tutte i soggetti che operano nel MOF. Ciò richiede competenze specifiche insostituibili, non individuabili negli attuali assetti societari.

Fondi, lì 3 aprile 2010

Bruno Fiore, consigliere comunale del Partito Democratico