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Il concetto dell’esponente della Lega, Governatore del Veneto e che, peraltro, è stato Ministro della Repubblica italiana, è chiaro: I POVERI STIANO CON I POVERI! Come a dire: il Sud stia con il Sud ed il Nord con il Nord. Ognuno per conto suo, con l’Italia spaccata in due. E questi sono i nostri governanti???!!! Povera Italia!

Uguaglianza padana: i poveri stiano coi poveri, staranno meglio

Libero oggi intervista il “Doge della Serenissima“, come venne acclamato all’ultima Pontida, il governatore del Veneto Luca Zaia sul tema rom-immigrazione. Questo il fulcro dell’argomentazione:

E perché mai una “bidonville” a Bucarest sarebbe meglio della periferia romana? Soprattutto, come si concilia questa affermazione con l’idea che serva una sala d’attesa tra una “bidonville” (del paese natale, immagino) e “Las Vegas” (l’Italia – anzi, la Padania)? Zaia non precisa.

Anche Francesco Specchia di Libero è spaesato. “Il concetto ancora mi sfugge”, dice. Al che l’ex ministro replica:

Ma è ovvio: lì, dove la povertà è più diffusa, il contesto sociale è più idoneo, il trauma è minore.

Sarà pure “ovvio”, ma a me il concetto “sfugge” ancora. L’unico modo che mi viene in mente per “fermarlo” in qualcosa dotato di senso è tradurlo a questo modo: meglio i rom restino nelle loro “bidonville”, perché almeno lì saranno poveri, ma tra altri poveri. Insomma, mal comune mezzo gaudio. Invece venendo qui – a “Las Vegas” – sarebbero poveri tra i ricchi. E quindi si sentirebbero ancora peggio.

Forse che stando tra poveri diventeranno meno poveri? Chissà, magari c’è qualche tradizione celtica o qualche miracolo padano che prevede la moltiplicazione degli averi tra disperati. Solo se restano “a casa loro”, ovvio. Nell’attesa che la magia si compia i ricchi stiano coi ricchi, e i poveri coi poveri. Questa è il senso della Padania per l’uguaglianza. Semplice, immediato e, soprattutto, fa gli interessi del “Nord”. Funziona.

(Tratto da AgoraVox)