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Il Comune di San Felice Circeo istituisca, dopo l’ennesimo attentato incendiario, l’OSSERVATORIO COMUNALE SULLA CRIMINALITA’ composto tenendo conto dei criteri indicati dall’Associazione Caponnetto nel famoso Documento inviato a tutti i Sindaci del Lazio, al Presidente della Regione compreso e rimasto finora senza risposta. Il Documento può essere reperito sul sito ufficiale dell’Associazione Caponnetto.

L’ennesimo incendio a San Felice Circeo.
Uno dei tanti.
Una catena interminabile.
Il territorio pontino potrebbe essere definito “la terra dei fuochi”.
Della camorra, ovviamente, e delle altre organizzazioni criminali.
Scatenate, senza che gli amministratori pubblici locali, i sindaci, gli assessori, i consiglieri, si preoccupino di adottare i provvedimenti necessari in situazioni del genere.
Aspettano sempre che sia il governo centrale, la regione, la prefettura, ad intervenire, quegli organi, cioè, che non sono stati in grado finora di adottare alcun provvedimento risolutivo, anzi, al contrario, che sono proprio i responsabili maggiori, per la loro inerzia, di quanto si sta verificando da anni in provincia di Latina, una provincia ormai sotto il tallone delle mafie, con aree oscure di probabili contiguità fra criminalità organizzata mafiosa e pezzi della politica, se non pure delle istituzioni.
Diciamo… “probabili contiguità” perché in Italia fino a condanna definitiva della Corte di Cassazione ognuno, anche il peggior delinquente, è da considerarsi innocente e, se lo chiami delinquente, ti denuncia e si fa risarcire in quanto trova sempre qualcuno che gli dà ragione!!!|!
A San Felice Circeo c’è da non molto una nuova amministrazione comunale, diversa da quella del passato.
Gente nuova in Giunta, non chiacchierata.
Conosciamo personalmente alcuni degli amministratori -Egidio Calisi, vicesindaco, professionista preparato e rispettabilissimo, Franco Domenichelli, delegato del Sindaco, e qualche altro-, soggetti perbene.
E sensibili ai problemi della legalità in quanto autori, fra l’altro, di memorabili battaglie a favore di questa, oltre che di dossier molto significativi e preziosi ai quali anche noi dell’Associazione Caponnetto abbiamo attinto a piene mani per segnalare a chi di dovere la delicata situazione esistente su quel territorio..
Abbiamo lavorato per parecchi mesi alla redazione di un Documento che abbiamo inviato, senza avere risposta alcuna, a tutti i Sindaci e le Amministrazioni del Lazio, compresa la Regione, contenente alcune proposte della Caponnetto per combattere la corruzione e le infiltrazioni mafiose negli Enti Locali.
Documento pubblicato anche sul sito dell’Associazione Caponnetto e sulla pagina fb.
Fra tali proposte ce n’è una che riguarda la costituzione di OSSERVATORI COMUNALI SULLA CRIMINALITA’, composti in maniera DIVERSA da come comunemente questi vengono intesi: intanto a costo zero e senza gettoni di presenza, senza esponenti politici e con la presenza dei rappresentanti PROVINCIALI di TUTTE le forze dell’ordine, compreso il Corpo Forestale dello Stato, magistrati della Procura territoriale e SOPRATTUTTO della DDA, il Sindaco che lo presiede, il Capo del locale Ufficio Tecnico
ed i rappresentanti delle Associazioni antimafia EFFETTIVAMENTE operanti sul territorio.
Si tratterebbe, qualora l’ Amministrazione sanfeliciana volesse accogliere e far propria tale proposta della Caponnetto, una vera e propria svolta in provincia di Latina sul piano della lotta alle mafie in quanto, intanto qualificherebbe il Comune di San Felice Circeo come l’autore ed il capofila di tutto un processo di cambiamento e, poi, indurrebbe moltissime altre amministrazioni pontine, laziali ed anche italiane a fare altrettanto.
Succederà???
Associazione A. Caponnetto