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Il commercio delle persone in provincia di Latina. Si respira aria nuova negli uffici della Procura di Latina e si vede. Siamo contenti e ci complimentiamo questa volta con la dottoressa Monaco, un giovane magistrato serio e coraggioso. Avanti così perché per ridare un’immagine di efficienza ad un’istituzione che in passaro era apparsa talvolta un pò… disattenta, il cammino e lungo. Per “questa” Procura, a quanto si vede, non ci sono aree di impunità. C’è in provincia di Latina un commercio vergognoso di braccia e di corpi umani dietro al quale potrebbero esserci vere e proprie organizzazioni criminali. Non ci riferiamo solamente al settore del “lavoro nero” nei campi e nell’edilizia, quanto, soprattutto, a quello delle badanti, delle colf nelle singole famiglie. Un mondo fatto di paghe da fame di un’evasione contributiva spaventosi, di ruberie allo Stato ed a noi tutti. E di ricatti. Se la Procura ordinasse un’indagine a tappeto in tutta la provincia di Latina, a cominciare da Gaeta, Formia ed il sud pontino, dove il fenomeno è diffusissimo, ordinando la costituzione di un pool di investigatori composto da operatori della Direzione Provinciale del Lavoro, della ASL, dell’INPS, dell’INAIL e delle forze dell’ordine, recuperebbe montagne di capitali evasi, di contributi rubati allo Stato ed a noi tutti. Fra le centinaia e centinaia di baristi, camerieri, bagnini, badanti e colf, un mondo raramente visitato ed oscuro, molto oscuro: Aspettiamo con fiducia un’iniziativa da parte della Procura di Latina.

Articolo tratto da Latina  Oggi – Leggi l’articolo