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Il “caso” di Gaetano Cici, l’imprenditore di Tuscania in provincia di Viterbo, vittima della burocrazia e di una giustizia lenta, sta assumendfo aspetti drammatici. Oggi in Italia, per ottenere giustizia, spesso bisogna dar vita a manifestazioni eclatanti. Gaetano Cici, ormai ridotto in miseria, è stato costretto ad iniziare uno sciopero della fame che è arrivato al 12° giorno. La Prefettura di Viterbo sembra disinteressarsi al “caso” che ha avuto origine proprio a causa del comportamento di qualche suo ufficio. Rinnoviamo, pertanto, la richiesta al Capo dello Stato ed al Ministro dell’Interno di disporre una rigorosa inchiesta che accerti eventuali omissioni da parte di quegli uffici della Prefettura di Viterbo.

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