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IL BASSO LAZIO,TERRA DI CROCI , GREMBIULINI,007 E MAFIOSI ??????


C’ è aria di croci e di grembiulini.?  E di 007  ? 

In servizio  o  in pensione ? D ‘altronde  questo  non conta perché qualcuno  anni fa  ci  spiegava  che quando se ne entra  a far parte non se ne esce  più.

Fino alla tomba.

Il  Basso Lazio  sembra  esserne    un buen retiro  e ,al contempo ,una importante base operativa.

Sin dai tempi di Licio Gelli che di quelle parti  era un frequentatore assiduo ed un punto di riferimento per taluni.

Ogni tanto qualcuno ne fa cenno fino ad arrivare a parlare di……………pezzi deviati dello Stato.

Le province di Latina e di Frosinone,il Basso Lazio appunto, sembrano  esserne  una madre generosa,prolifica  e sempre incinta..

 

Croci,grembiulini,spioni,qualche greca e tanto di galloni,il più delle volte  nella storia del Paese alleati e confusi con boss e mazzieri,rappresentano il concentrato di un potere  che ha dato origine  e sostanza  alla vita  dell’Italia.

Ed alla sua evoluzione  o involuzione che dir si voglia.

Nascita,vita e morte. Il ciclo completo.

Carmine Schiavone ha parlato  del Basso Lazio come di una parte della “provincia di Casale”,intendendo per “Casale”,Casal di Principe,la terra  degli Schiavone  dove hanno trovato  dorate ospitalità  anche  capi di Cosa Nostra.

Un amico  campano ci diceva tempo fa :

“Noi portiamo la nominata  ma i fatti si fanno nel Basso Lazio,terra di confine  con la Campania “.
Terra -va aggiunto – che sembra aver  offerto ,oltre che ospitalità ,  spazi di agibilità ampia  a boss di ogni specie .

Una sorta ,si dice,di……..”zona franca”  per costoro ed il loro seguito.

E di fatti se ne fanno tanti,a quanto pare,sempre che  dovesse risultare provato   quanto scritto e detto da  taluni che hanno parlato di incontri e patti avvenuti e stipulati  in quel di  Gaeta fra uomini delle istituzioni ed esponenti dei Casalesi,quasi a voler mettere un sigillo ufficiale  alla definizione,parlando sempre  del Basso Lazio,di “provincia di Casale”.

Un sigillo ufficiale che rappresenterebbe l’ingresso anche  della “politica”,di una parte della politica del Paese,in quel concentrato  di croci,grembiulini,007,mafia  e  soggetti dello ” stato” fino a costituire  il “Potere”,il potere di quel territorio.

Un potere tanto  forte  da arrivare a trovare robuste  sponde e sostegni romani.

Lo “stato-mafia” del quale tanto si parla  nei processi a Palermo,che é l’esatto contrario dello “Stato-Stato” del quale parliamo e vogliamo parlare noi.

“Stato-mafia” contro “Stato-Stato”:

E’ di questo che dobbiamo cominciare  a parlare  quando arriviamo nel Basso Lazio,”provincia di  Casale”,province di Latina e di Frosinone?

E’ l’interrogativo che  cominciamo a porre a noi stessi e non solo !

Latina e Frosinone,come a  Palermo????

Una domanda che ci rimanda ad un assunto inquietante che abbiamo imparato dalla nostra esperienza sul campo:

SU UN TERRITORIO DOMINATO DALLA MAFIA  NON C’E’ FOGLIA CHE SI MUOVA CHE LA MAFIA NON VOGLIA!!!!!!!

Ognuno tragga le conclusioni  di cui é capace.