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. I saluti del Segretario dell’Associazione Caponnetto al Convegno del 20 marzo 2015 a Frosinone.

I SALUTI DEL SEGRETARIO
DELL’ASSOCIAZIONE CAPONNETTO AL
CONVEGNO DI VENERDI’ 20 MARZO A
FROSINONE

Il “Voto di scambio”,uno dei temi forti nella lotta alle
mafie in un periodo storico in cui le organizzazioni
criminali,puntano,soprattutto con la corruzione, a
rafforzare il loro dominio nella vita dello Stato e delle
pubbliche
amministrazioni:comuni,province,regioni,enti.
Non é solo con i soldi,con le escort e con qualsiasi
altra regalia  che esse lo fanno,ma anche  attraverso i
voti.
Ascoltavamo recentemente le parole pronunciate da
Carmine Schiavone in una delle sue ultime interviste
rilasciate prima di morire,il quale ha detto:
“Noi costituivamo il sistema.  Lo Stato eravamo noi”
E,poi,sempre nel corso della stessa
intervista,aggiungeva  :
“Noi controllavamo 140-160.000 voti e decidevamo
noi chi doveva fare il sindaco,l’assessore,il
consigliere”.

In queste ultime settimane,oltre alla situazione
esistente nel Lazio emersa con l’inchiesta  cosiddetta
“Mafia Capitale”,stiamo seguendo con particolare
attenzione anche quella della Campania dopo le
importanti inchieste fatte dall’emittente televisiva
“Julie Italia” sulle collusioni fra camorra-politica-
istituzioni.
Abbiamo ritenuto di inviare alle DDA di Roma e di
Napoli tutto il materiale  ed i riferimenti relativi alle
trasmissioni  televisive in parola  e di volta in volta
stiamo anche inviando altre segnalazioni che
riguardano le attività di talune amministrazioni
pubbliche .
Bene,non c’é  per lo più un atto relativo ad una
decisione assunta a livello amministrativo che non sia
il frutto del condizionamento esercitato da gruppi o
soggetti criminali,o sospettati di essere tali, nella vita
pubblica.
Ci siamo visti,di fronte ad una situazione così
grave,costretti a richiamare con forza e con insistenza
i Prefetti all’osservanza dei loro doveri
,stante,appunto,il loro potere di intervenire “PRIMA”
che i fatti si verifichino.
Non si può  accollare tutto il peso della lotta alle
mafie sulle sole spalle dei Magistrati i quali possono
intervenire solamente DOPO che i reati siano stati
compiuti.

Sono i Prefetti che debbono esercitare quell’azione
PREVENTIVA di vigilanza e di repressione che  sono
per legge chiamati a svolgere.
Su questo fronte noi dell’Associazione Caponnetto
saremo rigorosi e denunceremo in tutte le sedi
consentiteci dalle leggi,dalle piazze,al Parlamento,alle
Procure,fatti e situazioni di inadempienza.
Non ci piacciono  i comportamenti di quanti  fanno
finta di niente,non esercitano alcun controllo
preventivo ,non emettono “interdittive antimafia” e
tollerano ,favorendole oggettivamente,situazioni
scandalose come quelle verificatesi a Roma con ”
Mafia Capitale”,a Caserta con l’assegnazione ad
un’azienda di trasporto locale in odor di camorra  di
appalti milionari,a Napoli,a Fondi,in provincia di
Latina,dove  sono stati dati lavori a ditte senza
certificato antimafia e così via.
Tutto ciò non lo tollereremo e dovunque siamo
presenti faremo sentire in maniera forte  la nostra voce
di fronte a comportamenti omissivi così scandalosi
che  potremmo definire in certo senso  anche eversivi.
Lo abbiamo annunciato al Convegno di Napoli  di
qualche mese fa al Maschio Angioino  richiamando
anche i Revisori dei Conti ed i Commercialisti alle
loro responsabilità per quanto attiene al controllo nelle
condotte dei Comuni e degli Enti Locali e lo ripetiamo
oggi a Frosinone,una provincia che i Casalesi hanno
definito,insieme a quella di Latina,”provincia di
Casale” , dove -non dimentichiamolo mai- sono nati i

primi “circoli Dell’Utri” in Italia e dove c’é stata una
presenza lunga di Licio Gelli.
Intelligenti pauca.
L’Associazione Caponnetto non é una delle tante
associazioni antimafia che limitano la loro azione ad
un esercizio puramente accademico e retorico.
Essa,al contrario,é un’associazione che lega sempre i
Convegni ,che  fa sempre su temi specifici e  che
investono il territorio,all’azione  svolta o che si
propone di svolgere.
Il nome che essa porta e più ancora il fatto che essa
intende  la lotta alle mafie come un’azione di
collaborazione e di supporto con e alla   Magistratura
e le forze dell’ordine,come invocava Paolo
Borsellino,non ci consente di fare chiacchiere al
vento.
Ed anche il tema di oggi ,”Il voto di scambio”,come
quello di tutti gli altri Convegni precedenti ed in
avvenire,va letto in quest’ottica.
Anche i relatori,come tutti potete
vedere,magistrati,giornalisti d’inchiesta e qualche
politico che opera nella Commissione Parlamentare
Antimafia,sono tutti uomini e donne impegnati sul
versante della lotta alle mafie.
Ad essi ed a voi tutti un grazie di cuore ed un caldo
appello a starci vicini nell’azione che ci accingiamo a
svolgere anche in provincia di Frosinone.