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Gratteri a Radio Capital: “Napolitano non mi volle Guardasigilli. Amnistia, prescrizione ed indulto dovrebbero sparire da vocabolario giustizia”

Gratteri a Radio Capital: “Napolitano non mi volle Guardasigilli. Amnistia, prescrizione ed indulto dovrebbero sparire da vocabolario giustizia”

“Non e’ stata la politica a non volermi, ma Napolitano. Siccome e’ ancora in vita, sarebbe simpatico capire chi e’ andato a fargli visita qualche giorno prima e magari lo ha consigliato”. Nicola Gratteri, procuratore capo di Catanzaro è stato intervistato oggi da Radio Capital. Durante la conversazione Gratteri ha spaziato su diversi temi ed argomenti riguardanti, soprattutto, il mondo della giustizia ed il contrasto alle mafie. Ed ha risposto anche alla domanda sul fatto che fu molto vicino a diventare ministro della Giustizia del governo Renzi, ma la sua nomina saltò per volere dell’allora Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

Parlando di Giustizia, come riportato dall’Agi, Gratteri ha detto: “Per come ragiono io, termini come prescrizione, amnistia, indulto, dovrebbero sparire dal vocabolario della lingua italiana. Non e’ uno Stato serio quello che adotta questi termini e non fa nulla o fa poco affinche’ non ci siano piu’ amnistie, indulti o prescrizioni. La nuova norma – aggiunge – non e’ inutile, va fatta, ma non e’ la soluzione del problema. La prescrizione e’ una ghigliottina, non possiamo ragionare in questo modo, non esiste una sola ricetta per un problema. Ogni volta che il legislatore interviene solo per un problema non fa un ragionamento serio. Un ragionamento serio”, chiarisce Gratteri, “vuol dire avere il coraggio, la volonta’ e la liberta’ di cambiare tutto il sistema, 3-400 norme, con piccole e medie modifiche, per far si’ che il sistema funzioni. Altrimenti si va sempre a rattoppare”. “Ogni volta che c’e’ un’indagine si pensa a una commissione d’inchiesta. Penso che i parlamentari dovrebbero stare piu’ in Parlamento, partecipare di piu’ ai dibattiti e fare leggi che fanno bene al paese” ha aggiunto in riferimento all’inchiesta sulla Fondazione Open e l’ipotesi di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle fondazioni. Parlando della politica, il magistrato aggiunge: “Chi e’ al potere non vuole essere controllato. Il potere non vuole un sistema giudiziario efficiente, che controlli anche il manovratore. In Parlamento ci sono tante persone perbene, sono la stragrande maggioranza, ma ci sono anche molti incompetenti e alcuni faccendieri, alcuni borderline”. Poi l’opinione su mafia e mafiosi. “I mafiosi sono tendenzialmente paranoici, depressi, persone che hanno bisogno continuamente della conferma dell’io. Ho arrestato gli ‘ndranghetisti di nuova generazione ma anche i loro padri e i loro nonni, e quelli di oggi non reggono piu’ lo stress. I nonni e i padri erano molto duri, li condannavo a 20-30 anni e non battevano ciglio, li ho visti stare vent’anni in un buco di due metri quadri sotto tre metri di terra, vivevano come le talpe. Ma i loro figli e nipoti sono piu’ pericolosi: uccidono di meno ma sono piu’ difficili da indagare”. E ancora, come riporta l’Agi: “hanno miliardi di euro nascosti e riescono a corrompere. E oggi e’ molto piu’ facile corrompere perche’ c’e’ un forte abbassamento della morale e dell’etica, quindi oggi il pubblico amministratore e’ piu’ propenso a farsi corrompere”. Nel suo libro “La rete degli invisibili” (scritto con Antonio Nicaso, edito da Mondadori), Gratteri spiega che “ci siamo sforzati di descrivere cos’e’ la ‘ndrangheta oggi, studiandola anche dal punto di vista psicologico”. Quanto alle parole di Giovanni Falcone, che disse che la mafia prima o poi finira’, Gratteri osserva che “nel rispetto della Costituzione, con un sistema giudiziario proporzionato alla realta’ criminale, possiamo abbattere l’80% delle mafie in dieci anni. L’altro 20% e’ la mentalita’ mafiosa che c’e’ in ognuno di noi. Servono istruzione e cultura, ma e’ un percorso lungo, che richiede vent’anni. C’e’ una politica oggi in grado di ragionare da qui a vent’anni?”.

 

Mercoledì, 27 Novembre 2019

fonte:http://www.ildispaccio.it/