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Gli osservatori comunali sulla criminalità. Perché fummo contrari alla proposta anni fa della consigliera di SEL a Formia ed ora siamo noi gli autori di una richiesta analoga.

A proposito della nostra richiesta ai Sindaci pontini di istituire gli Osservatori comunali sulla criminalità, qualcuno ci ha tacciato di incoerenza.

Ciò, in quanto qualche anno fa fummo fortemente critici nei confronti di una consigliera comunale di Formia-la Professoressa Manzo di SEL- che fece una proposta in tal senso alla sua amministrazione.

Giova rammentare che le ragioni del nostro dissenso rispetto a quella iniziativa vanno tutte ricondotte al “modo” come si intendeva formare quell’organismo.

Anche se l’iniziativa della predetta consigliera comunale era in linea di principio lodevole perché, quanto meno, tendeva a far assumere alle amministrazioni comunali di Formia una posizione chiara rispetto alla presenza sul territorio della criminalità organizzata mafiosa, essa non offriva elementi di altrettanta chiarezza sul “modo” come si intendeva costituire l’Osservatorio.

Non dimentichiamo che Formia appena pochi anni fa è stata interessata da un’inchiesta della Polizia di Stato –la famosa “Formia Connection- nella quale furono intercettate delle telefonate in una delle quali risultò che un influente esponente politico chiedeva i voti ad un appartenente ad una nota famiglia camorristica vicina ai Casalesi.

La Procura della Repubblica di Latina decise di procedere per i reati ordinari previsti nella “Formia Connection”, ma archiviò la parte dell’inchiesta che prevedeva un possibile reato di “voto di scambio”.

La vicenda, quindi, fu chiusa dal punto di vista penale.

Essa, però, è servita ad aprire gli occhi delle persone di buonsenso su un mondo locale che è rimasto, purtroppo, sempre inesplorato dopo quella inchiesta.

Il probabile rapporto fra qualche soggetto politico e persone i cui nomi sono noti negli archivi informatici delle forze dell’ordine.

Non abbiamo, non essendoci stato alcun processo che l’abbia finora acclarato, le prove per parlare di collusioni, ma certo è che qualche sospetto dell’esistenza di rapporti amicali è più che fondato.

D’altra parte, a prescindere dalla situazione strettamente locale, è noto ormai a tutti –vedi oltre alla “ Formia Connection”, le inchieste “Damasco” su Fondi, oltre al “caso Nettuno”- che nel Lazio, e soprattutto nel Basso Lazio questi “rapporti” ci sono stati e probabilmente ci sono (non possiamo dire che ci sono sempre perché non ci sono state altre inchieste giudiziarie che l’abbiano provato. Ci dobbiamo limitare, quindi, al “probabilmente”).

A questo punto è quanto meno opportuno essere estremamente guardinghi ed evitare che eventuali esponenti politici sospettati di coltivare tali “rapporti” possano entrare a far parte di organismi delicati che si occupino appunto della criminalità, assumendo, così, il doppio ruolo di controllori e controllati.

Ciò premesso, non potendo accusare chicchessia in assenza di sentenze di condanna passate in giudicato, non si può fare alcuna discriminazione nell’indicazione dei componenti degli Osservatori in questione.

Il rischio di ingressi”impropri”, quindi, potrebbe, di conseguenza, concretizzarsi.

Con la nostra proposta attuale, – che prevede la formazione di tali Osservatori intanto a COSTO ZERO (e l’ESCLUSIONE di parti e soggetti politici – noi abbiamo voluto tagliare la testa al toro fugando ogni rischio.

Osservatori così delicati non possono e non debbono assolutamente essere influenzati da logiche politiche.

Tutto qua.

Ecco perché fummo critici nei confronti della Manzo che non precisò, se ben ricordiamo, questi aspetti ed abbiamo riformulato la richiesta a TUTTI i Sindaci pontini di costituire gli Osservatori comunali sulla base dei nostri suggerimenti di cui abbiamo reso conto su questo stesso sito web.

Una chiosa, per concludere veramente.

N

noi non abbiamo affatto voluto esaltare la figura del Sindaco di Gaeta, ma piuttosto il suo comportamento nei nostri confronti.

Egli, ad oggi, è stato l’unico Sindaco della provincia di Latina che ha dimostrato almeno l’educazione di risponderci.

Vedremo il prosieguo e giudicheremo alla fine.

Chi rappresenta un’Associazione antimafia seria come la nostra DEVE essere pragmatico ed obiettivo e, pertanto, non può e non deve mai lasciarsi condizionare da logiche partitiche, siano esse di destra, di sinistra, turchine, rosse o gialle che siano.

DEVE, cioè, stare ai FATTI.

Ed i FATTI, purtroppo, ci dicono che noi le peggiori offese finora le abbiamo ricevute quasi esclusivamente dal centro sinistra.

Ciò detto, dobbiamo aggiungere che nei confronti di tale Sindaco – un Dirigente del Comune di Fondi il cui nome appare più volte nella Relazione del Prefetto Frattasi per gravissime anomalie- noi siamo stati gli UNICI che hanno chiesto alla Procura della Repubblica di Latina il “perché” non ha inteso aprire un’inchiesta.

Tutti gli altri, vili, parlano alle spalle, ma non hanno avuto il coraggio di mettere, come noi, nero su bianco.

Almeno tacciano ed imparino a fare le persone serie!