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Gli atti relativi al traffico dei rifiuti sono finalmente,dopo 20 anni,pubblici ed ognuno,volendolo,può consultarli.Carmine Schiavone fornì anche l’elenco delle targhe dei camion che li avevano trasportati.Da alcune ricerche fatte dall’Associazione Caponnetto risultò che alcuni proprietari di quei camion erano di Itri e di altri comuni del sud pontino ma nessuno li ha chiamati,nessuno li ha interrogati per farsi dire per conto di chi essi avevano fatto i trasporti e dove avevano portato i rifiuti.Quando noi parliamo di collusioni,di complicità di pezzi delle istituzioni e della politica con la camorra !!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Per 20 anni le dichiarazioni di Schiavone sono state tenute segrete ed intanto la gente é morta , continua a morire e morirà per un’altra ventina di anni ancora.Lo stesso Schiavone ha parlato di 5 milioni di persone che dovranno morire avvelenate dalle sostanze interrate . In un Paese civile e veramente democratico sarebbero stati istituiti dei tribunali speciali per processare quei criminali – politici ed esponenti delle istituzioni – che hanno consentito tutto ciò.Ma siamo in Italia ,il Paese una volta considerato la culla del diritto ed ora ridotto ad essere ……………….la culla dei mafiosi e del crimine

 

Camera rende pubblici atti su traffico rifiuti denunciato da pentito Schiavone

di  | 31 ottobre 2013

Camera rende pubblici atti su traffico rifiuti denunciato da pentito Schiavone

Ambiente & Veleni
Le dichiarazioni del collaboratore di giustizia alla Commissione d’inchiesta parlamentare sullo smaltimento illegale dell’immondizia in Campania saranno liberamente consultabili: “Una risposta alla legittima richiesta delle popolazioni delle zone martoriate”

di  | 31 ottobre 2013
Quasi vent’anni dopo la Commissione parlamentare di inchiesta sul ciclo dei rifiuti della mafia in Campania sono stati resi pubblici gli atti riferiti alle dichiarazioni del pentito Carmine Schiavone, sentito il 7 ottobre del 1997 . L’ex cassiere dei Casalesi ha raccontato lo smaltimento illegale dell’immondizia, accusando lo Stato delle bonifiche mancate.

 

Oggi l’ufficio di presidenza della Camera dei deputati – preso atto della nota con la quale il procuratore nazionale antimafia ha rappresentato che non esistono motivi ostativi a che siano resi pubblici sia il resoconto stenografico della audizione del collaboratore di giustizia presso la predetta Commissione, sia gli atti depositati in quella occasione – ha espresso all’unanimità parere favorevole alla declassificazione degli attisecondo la procedura prevista dal Regolamento dell’archivio storico della Camera.

Ai sensi di tale Regolamento, la Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha quindi adottato il relativo provvedimento attraverso il quale gli atti sono stati declassificati e quindi resi pubblici. “Con questa decisione – si legge nel comunicato – la Camera ha inteso dare una risposta alla legittima richiesta dell’opinione pubblica e soprattutto delle popolazioni che abitano quelle zone dell’Italia martoriate dalla gestione illecita dei rifiuti e che chiedevano di fare piena trasparenza sulle dichiarazioni rese dal collaboratore di giustizia alla Commissione parlamentare”.

“I predetti documenti – conclude la nota – sono quindi da oggi liberamente consultabili presso l’Archivio storico della Camera e sarà altresì possibile accedere a essi direttamente dalla sezione del sito internet della Camera relativa ai lavori della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attività illecite ad esso connesse operante nella XIII legislatura unitamente a tutti gli altri resoconti della medesima Commissione già pubblicati”.