Cerca

Gaeta “lavatrice di denaro della camorra”. Così la definì l’ex Sindaco Raimondi, ma, poi, all’improvviso, un SILENZIO TOMBALE. Tante domande senza una sola risposta!!!

Non vediamo chiarezza per quanto riguarda la situazione esistente a Gaeta e sul suo territorio e, francamente, ciò ci preoccupa notevolmente.

Cominciamo con il dire che Gaeta è la città, in provincia di Latina, che registra il più alto numero, fra tutte le altre, di beni confiscati alla camorra:

ben 21, fra terreni ed appartamenti.

Un segnale significativo ed inquietante.

Una premessa dalla quale non si può prescindere e che dà l’avvio a tutta una serie di altre considerazioni e constatazioni.

E’ quasi completamente scomparsa l’imprenditoria locale, sostituita quasi per intero da un esercito di soggetti provenienti da altre regioni e province.

Una montagna di soldi investiti nell’acquisto di bar, ristoranti, esercizi commerciali e… terreni ed appartamenti, tanti, tantissimi.

Mai nessuno che si sia preoccupato di redigere una mappa degli acquisti, dei passaggi di proprietà, delle voltura commerciali, delle concessioni ed autorizzazioni rilasciate, dei condoni edilizi.

Non c’è un lavoro, ormai, nell’edilizia che non venga eseguito da soggetti per la maggior parte provenienti da oltre Garigliano.

All’atto del suo insediamento, alcuni anni fa, l’ex Sindaco Raimondi fece delle dichiarazioni alla stampa clamorose definendo Gaeta ed il suo territorio una “lavatrice di denaro della camorra”.

Quelle dichiarazioni, fatte in un contesto di omertà qual’è quello che caratterizza il tessuto gaetano e, più in generale pontino, ci aprirono alla speranza di un’apertura al fine di avviare un lavoro sinergico di indagini teso all’individuazione di insediamenti ed investimenti sospetti.

Purtroppo, però, le esternazioni di quel Sindaco si rivelarono un fuoco di paglia perché di lì a qualche giorno egli inspiegabilmente si tappò la bocca e non ha mai più pronunciato più una sola parola che riguardi la presenza e le attività mafiose sul suo territorio.

Un silenzio improvviso e completo, davvero inspiegabile.

Gli proponemmo la costituzione di un Osservatorio comunale sulla criminalità, con la nostra partecipazione, oltre a quella dei rappresentanti provinciali delle forze dell’ordine, ma non ottenemmo risposta alcuna.

Ancora silenzio.

Silenzio tombale da parte di tutti, maggioranza, minoranze, partiti, sindacati, associazioni, cittadini.

Quasi fosse vietato parlare di mafia e di mafie!

Eppure si sente… sospetto di camorra quasi dappertutto, entrando in molti esercizi, ascoltando la gente, studiando comportamenti, leggendo, analizzando, facendo qualche visura camerale.

Sospetti, ovviamente, perché non è compito nostro trovare riscontri.

Ci sono gente ed apparati istituzionalmente preposti, pagati per fare questo lavoro di investigazione, per “capire” e “scoprire” l’ORIGINE, la PROVENIENZA di tanti capitali investiti e che non hanno fatto e non fanno niente di tutto ciò.

(I “risultati” sono eloquenti e sotto gli occhi di tutti!!!).

Fatta qualche eccezione, che riguarda quasi esclusivamente i corpi centrali e le Direzioni Distrettuali Antimafia di Roma, Napoli ed altre regioni d’Italia.

Siamo intervenuti sul Ministro della Giustizia Severino lamentando questa situazione ed accompagnando le doglianze con talune proposte e ci è stato assicurato un suo intervento.

Speriamo.

Alcuni mesi fa ci siamo rivolti alla Procura della Repubblica di Latina per chiederle di indagare sul contenuto di alcune rivelazioni fatte da taluni giornali a proposito di alcune parti della Relazione della Commissione di accesso al Comune di Fondi che riguardano i rilievi mossi ad un Dirigente di quel Comune eletto, poi, Sindaco del Comune di Gaeta.

Rilievi non di poco conto.

Non ci risulta, ad oggi, che la Procura di Latina abbia avviato alcuna indagine su quanto sarebbe stato scritto in quella Relazione.

Francamente questo ci sconcerta perché, sempre che quelle accuse siano fondate (non crediamo che una Commissione di accesso costituita da funzionari di polizia, Ufficiali della GdF e dei CC e da Prefetti scriva fesserie!!!), è interesse di tutti, anche dell’interessato, far chiarezza e fugare ogni pur minima ombra.

Né ci sono stati, ad oggi, alcun atto, alcuna richiesta, interrogazione, segnalazione di chicchessia, partito politico, consigliere, parlamentare, con cui sia stato chiesto il “perche” non siano state nemmeno avviate delle indagini.

Un muro inspiegabile di SILENZI in una città ed in un territorio sedi di un’importante base navale USA, di un Arcivescovado e dove fra poco dovranno partire i lavori per la realizzazione di ben 5 porti, turistici e commerciale, oltre a quelli esistenti

Con tutto ciò che ne conseguirà quanto a movimentazione di capitali, di imprese, soggetti e quant’altro.

Abbiamo riproposto all’attuale Sindaco, dirigente del Comune di Fondi, citato, secondo la stampa, nella Relazione della Commissione di accesso e non indagato, la costituzione dell’Osservatorio sulla Criminalità, ma, a distanza di mesi dalla nostra richiesta,… ancora SILENZIO.

SILENZI, SILENZI, SILENZI, con tante domande e tutte senza una risposta!!!