GAETA E IL BASSO LAZIO CENTRALI DI GRANDI INTRIGHI E LOSCHI AFFARI
Abbiamo voluto pubblicizzare notizie che erano finora a conoscenza degli addetti ai lavori ma non del grande pubblico che,come al solito, é sonnolento,latita di fronte ai grandi problemi,non sa né vuole sapere,preferendo a quelli le inezie,quelle che non provocano preoccupazioni e presa di coscienza.
E lo abbiamo fatto con l’intento non tanto di sensibilizzare,con un’informazione corretta e completa,quello – perché la storia ci dimostra che a fare le rivoluzioni sono sempre le minoranze,quelle illuminate,coscienti,consapevoli,pienamente informate -,quanto,soprattutto,queste ultime.
Ed é appunto a queste che noi abbiamo inteso rivolgerci per metterle a conoscenza della situazione particolare e drammatica in cui si trovano Gaeta e tutto il sud pontino,un territorio non solo sotto il tallone di camorra e ndrangheta in particolare,ma soprattutto di soggetti appartenenti a pezzi dello Stato e,ovviamente,della politica,che operano- o quanto meno hanno operato come dimostrano le trattative di cui stiamo parlando ,avvenute a Gaeta – in combutta con quelle in un modo o nell’altro,per un fine o l’altro.
Sul Basso Lazio e su Gaeta gravano molte ombre di collusioni,coperture,intrighi.
Dalle vicende del Porto e dei traffici che vi si sono svolti ( e non sappiamo se vi si svolgono ancora) e che ci riportano alla storia di Ilaria Alpi e del suo assassinio,alle dichiarazioni di Carmine Schiavone,alle inchieste sui trasporti di pale eoliche che potrebbero portarci a Mattia Messina Denaro.
Per non parlare dei primi lavori che sembra che abbiamo portato ad un’impresa riconducibile alla famiglia Riina ma con sede legale non in Sicilia ma nel nord del Paese.
Le affermazioni de Il Mattino,di CasertaCE e di altri giornali circa l’esistenza a Gaeta di una “centrale” operativa dei Servizi nelle cui stanze si sarebbero svolte trattative fra soggetti appartenenti a corpi dello Stato e Casalesi collocano la città del Golfo ,il Basso Lazio,compreso il Cassinate ,al centro di un “sistema” di intrighi,di compromessi,di collusioni,di affari,di trame fra camorra e pezzi dello Stato che dovrebbe preoccupare tutti coloro che si identificano nello Stato di diritto e nei valori della democrazia e che sono impegnati
a combattere contro le mafie ed a difesa dell’interesse comune .
La prima regola che é d’obbligo imparare é quella che si ispira ad un vecchio e saggio detto che recita:
“In un territorio dominato dalle mafie non c’é foglia che si muova che la mafia non voglia”.
Quando parliamo di mafie non facciamo riferimento solamente a quella militare,rozza,incolta,violenta,ma soprattutto a quelle economiche,politiche ed istituzionali.
Ogni avvenimento,ogni evento,ogni comportamento,ogni decisione, debbono essere letti in quest’ottica.
Intelligenti pauca.