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”Gaeta e Formia, provincia di Casale”, ha detto Schiavone. Il ruolo delle forze dell’ordine locali. Qual’é il numero delle informative rimesse alla DDA?

“Formia e Gaeta, provincia di Casale”, le ha definite Carmine Schiavone, ma chi sta indagando???
Quante sono le informative che sono partite per le DDA di Roma e di Napoli sulle attività “casalesi” nei territori delle due città dai presidi di polizia locali – soprattutto da quelli gaetani – Carabinieri e Commissariato?
Sappiamo che c’è stata a Formia un’apprezzabile attività investigativa da parte dei Carabinieri del Maggiore Saccone e della Guardia di Finanza del Maggiore Brioschi, ma disconosciamo completamente se per Gaeta si possa dire altrettanto.
E’ ovvio che non possiamo pretendere di conoscere l’oggetto delle informative, ma, soprattutto dopo le dichiarazioni di Schiavone che hanno aumentato in noi le preoccupazioni, è legittimo chiedere di conoscere il numero di esse.
Perché se questo fosse zero o comunque esiguo, allora veramente ci sarebbe da ridiscutere dalla fondamenta tutto l’assetto investigativo locale.
Abbiamo avanzato delle proposte per ovviare alle carenze dell’apparato dello Stato sul territorio, proposte che puntano ad ottenere l’ottimizzazione dell’apparato con un uso più razionale delle risorse.
Che sta più a fare il Commissariato della Polizia di Stato a Gaeta quando ce n’è un altro a Formia, a 6 chilometri di distanza e quando tutti i Monti Lepini e l’area che va da Terracina, San Felice Circeo, Sabaudia, Pontinia sono completamente scoperti?
Sopprimiamo il Commissariato a Gaeta e trasferiamo tutto il personale e le strutture presso quello di Formia con la nomina al vertice di questo di un 1° Dirigente.
Elimineremmo tanti sprechi e perdite di tempo: doppio piantone, doppio centralino, doppia macchina di servizio ecc. ecc.
A Gaeta basta la Tenenza dei Carabinieri, alla quale, però, bisogna assegnare del personale più esperto in materia di lotta alle mafie, personale che, a quel che ci risulta, attualmente non c’è, fatta eccezione del nuovo Comandante di Stazione del quale molti amici che hanno avuto l’occasione di vederlo all’opera nelle località dov’egli è stato precedentemente ci hanno esaltato le sue qualità morali e professionali.
Parlavamo delle dichiarazioni di Schiavone a proposito di Gaeta e Formia considerate dal clan appartenenti alla” provincia di Casale”.
E’ chiaro che stiamo parlando di un tema che per la sua delicatezza non ci consente di fare nomi e cognomi in questa sede.
Diamo solo dei flash come spunto agli investigatori istituzionali per trovare i riscontri.
Dalle visure camerali che noi abitualmente facciamo per individuare provenienza ed identità delle imprese che lavorano sul territorio e dai loro incroci, abbiamo rilevato, tanto per citare qualche esempio, che il patriarca di una famiglia casertana ben nota negli ambienti giudiziari ed ai terminali dei presidi di polizia risiede in una certa via della parte balneare di Gaeta.
Siamo andati a verificare con tutte le cautele del caso ma inutilmente perché ai citofoni di quella villa non c’è scritto alcun nome.
Orbene, va considerato che queste persone, peraltro titolari di imprese che operano anche nella zona, non vengono a Gaeta, a Formia, a Terracina, San Felice Circeo e così via solo per prendere il sole, respirare un pò di aria pulita o per villeggiatura.
Intanto esse votano perché sono regolarmente residenti e questo ci induce ad insistere nella richiesta -che noi abbiamo sempre avanzato ma che nessuno ha accolto fino ad oggi – di aprire un’inchiesta per vedere quante persone – e che tipo di persone sono – di origine campana sono iscritte nelle liste elettorali dei comuni del sud pontino e, in particolare, di Gaeta e Formia (e aggiungiamo noi di Itri e Sperlonga) “provincia di Casale”.
E, poi, c’è da tenere presente il fatto che i clan hanno interesse a presidiare i territori nei quali operano per mantenerne il controllo ed anche per espanderlo e rafforzarlo sempre di più intessendo rapporti con la politica e le istituzioni locali.
D’altro canto, a riprova di ciò, potremmo citare alcuni particolari dei quali siamo venuti a conoscenza e che riguardano la frenetica attività nelle campagne elettorali di Gaeta, Formia ed Itri da parte di taluni soggetti appartenenti a notissime famiglie Casalesi o loro alleati ben note alle forze dell’ordine e residenti a Formia.
A Gaeta, ad esempio, il giorno delle ultime elezioni amministrative è stata notata la presenza davanti alla scuola elementare
“Virgilio” di un noto personaggio appartenente ad un’altrettanto nota famiglia della camorra.
Ed, inoltre, sempre a Gaeta e sempre durante quest’ultima campagna elettorale, ci è stato riferito che qualcuno ha fatto venire dal casertano alcuni rappresentanti di lista nelle sezioni elettorali di Gaeta.
Perché dal casertano?
Mancavano a Gaeta dei giovani bravi ed affidabili?
Ecco, noi non sappiamo se Carabinieri e Polizia di Stato di Gaeta siano venuti a conoscenza di questi fatti ed abbiano informato la DDA.
Se l’hanno fatto, si abbiano i nostri rallegramenti ed il nostro apprezzamento.
Altrimenti non si dispiacciano quando noi sosteniamo che Compagnie, Tenenze e Commissariati non possono essere tenuti in piedi solamente per distribuire passaporti, acquisire atti giudiziari da notificare alla gente o da trasmettere alla Procura ordinaria, arrestare qualche spacciatore o qualche facinoroso.
In “provincia di Casale” serve ben altro!!!
Se i presidi sono inattivi si debbono chiudere.