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Frosinone – Festa della Polizia di Stato 2010 tra riconoscimenti ed operazioni. Tutto a posto, secondo il Questore. Peccato che non ci spieghi come mai le mafie hanno investito nella Ciociaria montagne di soldi

Si è tenuta questa mattina a Frosinone la manifestazione in onore del 158mo anniversario della fondazione della Polizia di Stato. Alla presenza delle massime autorità locali il Questore Alfonso Maria La Rotonda ha voluto anche quest’anno premiare il personale che si è contraddistinto per particolari operazioni di servizio. Prima di provvedere alla consegna degli attestati e degli Encomi e Lodi, ha voluto fare un consuntivo dell’attività svolta dalla Polizia di Stato in questi 12 mesi in un appuntamento importante come questo per il corpo di Polizia. “Un momento importante anche per me – ha asserito – perché ad ogni celebrazione è rivivere gli entusiasmi per gli obiettivi e i risultati che sono stati raggiunti nel corso dell’anno insieme ai collaboratori, con l’orgoglio di appartenere alla Polizia di Stato, che ha saputo camminare al passo con la società, interpretandone i bisogni e tesa ad assicurare, per la sua parte di responsabilità, il senso diffuso di tutela della legalità e di lotta costante al crimine in ogni sua forma. Una Istituzione che come sua filosofia primaria ha posto al suo centro la “polizia di prossimità”, che guarda al cittadino con il cuore e con la mente, con le parole e con i fatti”. Ha inoltre voluto ricordare le diverse iniziative intraprese con le scolaresche come ad esempio il progetto: “Educazione alla legalità- Incontri con le scuole”, oggetto di apposito protocollo d’intesa in cui sono stati affrontati temi attuali come la droga, l’alcool, i minori autori e vittime di reato, navigare sicuri su internet, la circolazione stradale sicura, il fenomeno ultras e la violenza in occasione di manifestazioni calcistiche ed il fenomeno del bullismo. Da qui, poi, i buoni risultati ottenuti dalla Polizia di Stato in diverse operazioni oltre che i numeri degli interventi effettuati. “Anche quest’anno – ha asserito – il tema celebrativo del 158° Anniversario della Fondazione della polizia è “C’E’ PIU’ SICUREZZA INSIEME”. Sicurezza nel suo significato più ampio, non solo quella che ci viene rappresentata dalle statistiche sull’andamento dei reati o dai risultati dell’azione di prevenzione e contrasto, ma anche quale percezione di sicurezza”, che talvolta risulta condizionata dall’ansia del cittadino di trovarsi in un’apparente situazione di pericolo per sé e per i propri beni. Con il crescere della consapevolezza di quanto la sicurezza sia fondamentale per il benessere collettivo, si fa strada tra i cittadini la convinzione che essa vada intesa come obiettivo comune da realizzare con il concorso di tutti, nessuno escluso, nel rispetto dei diversi ruoli o dei rispettivi livelli di responsabilità. Tale convinzione ha fatto crescere la fiducia nella Istituzione Polizia di Stato, come, tra l’altro, testimoniano le innumerevoli telefonate al 113 : 34553 chiamate. Alla Polizia di Stato ed alle altre forze dell’ordine spetta quindi l’onore e insieme l’onere della “prima linea”, e a tutti i protagonisti della società civile, dalla magistratura alle altre istituzioni, enti locali, associazioni di categoria, di volontariato e ai singoli cittadini- il compito di sostenere, in uno spirito di fattiva e mutua collaborazione gli sforzi per l’affermazione della legalità. Collaborazione per fare fronte unico allo scopo di esercitare la più adeguata ed armonica azione di controllo del territorio e di contrasto alle varie espressioni della criminalità, dai reati contro il patrimonio: furti, borseggi, rapine- ai reati preferiti dalla criminalità organizzata- estorsioni, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, usura. La nostra “missione”, che ci porta ad operare tutti i giorni in mezzo alla gente ed al servizio della collettività è testimoniata dall’impegno profuso su innumerevoli fronti, dalle grandi indagini ai piccoli interventi quotidiani per il ripristino della legalità violata, fino ai semplici gesti di attenzione e vicinanza, che contribuiscono a restituire serenità ai cittadini e ad infondere in loro fiducia e rispetto nei confronti delle Istituzioni”. Quindi i dati che hanno riguardato la provincia di Frosinone. “In questo ultimo anno – ha spiegato – è emerso un significativo decremento dei reati di più sicuro e maggiore impatto sulla percezione della sicurezza, quelli cosiddetti predatori, con un calo rispettivamente dell’8% dei furti e del 37% delle rapine, e solo 114 borseggi, che è il dato migliore del Lazio. In discesa, anche se lieve , gli altri delitti in generale. Tale diminuzione è stata evidenziata anche dal rapporto sullo stato dell’ordine e della sicurezza pubblica del Sole24 ore, che colloca la provincia di Frosinone tra le più sicure d’Italia, precisamente al 21° posto, rispetto all’anno precedente attestata al 23° .E ciò non può che ingenerare tra gli addetti ai lavori grande soddisfazione. Per quanto riguarda la criminalità organizzata grande attenzione è stata rivolta, soprattutto, all’area del cassinate per recidere sul nascere ogni tentativo di infiltrazione da parte dei clan camorristici operanti nelle contigue province di Caserta e Napoli. Sul piano della repressione sono stati operati numerosi sequestri di sostanze stupefacenti, tra cui 200 chilogrammi circa di hashish, nonché catturati 2 pericolosi latitanti appartenenti al clan Licciardi-Contini di Scampia Secondigliano. Particolare rilievo è stata data dai mass media all’operazione denominata “Bingo” che ha consentito di arrestare il mandante e gli esecutori materiali di vari attentati incendiari e dinamitardi, che dal 2004 hanno interessato la Sala Bingo di Ferentino. Di enorme efferatezza è stato il delitto, risolto dopo diversi mesi di articolate indagini della Squadra Mobile, commesso dal titolare di un parcheggio privato per camion, in Piedimonte San Germano, il quale, per futili motivi ha sequestrato, seviziato ed infine ucciso e sciolto nell’acido un suo dipendente di nazionalità rumena. Non meno importante l’arresto in flagranza di un albanese, abitante in Boville Ernica, il quale, da tempo, abusava sessualmente della figlia tredicenne. Complessivamente sono state tratte in arresto, per reati vari, 163 persone e denunziate in stato di libertà 985. Sul fenomeno dell’immigrazione clandestina e dei reati ad essa connessi il nostro impegno è massimo, perché, solo procedendo alle espulsioni con l’accompagnamento alla frontiera di quanti rifiutano l’integrazione e operano nell’illegalità si potrà contribuire ad attenuare quella percezione ingiustificata di paura. Le operazioni di contrasto hanno consentito di denunciare coloro che con il favoreggiamento di questo fenomeno pongono in condizioni di sfruttamento e schiavitù quanti entrano nel nostro Paese alla ricerca di un onesto lavoro. Sono stati infatti emessi 264 decreti di espulsione nei confronti di altrettanti cittadini extracomunitari rintracciati o scarcerati”. Una particolare attenzione è stata data al lavoro svolto dalle Specialità della Polizia di Stato operanti nella provincia: la Polizia Stradale, la Polizia Postale e delle Comunicazioni e la Polizia Ferroviaria. “I risultati delle loro attività – ha asserito a tal proposito – confermano il forte e costante impegno profuso dai singoli e dalle strutture organizzative, con tempestivi ed appropriati interventi, a volte ad elevato rischio per la stessa incolumità degli operatori.Cito solo alcuni dati, tra quelli più significativi: incidenti stradali rilevati in Autostrada 1193, con 36 persone decedute, servizi per le stragi del sabato sera 56, con rilevazione di 435 infrazioni. Delle 41366 infrazioni complessivamente rilevate, 15860 riguardano la velocità, 113 la guida in stato di ebbrezza alcoolica o stupefacenti, 1485 l’uso del telefonino, 1981 il non utilizzo delle cinture di sicurezza e 146 per il casco. Infine sono state ritirate o sospese 1169 patenti. La Polizia Ferroviaria ha effettuato 1044 servizi di scorta ai treni e 1018 di vigilanza agli scali ferroviari, con identificazione di 4282 persone. La Polizia Postale ha denunziato 152 persone per i reati di pedopornografia online, frodi sul web, truffe online e phishing su carte di credito, diffamazione online, minacce, molestie e ingiurie telefoniche. Relativamente all’ordine pubblico i servizi effettuati, in numero di 1896, attentamente seguiti sia in sede di predisposizione, sia in sede di espletamento, non hanno dato luogo ad alcuna turbativa, e ciò anche per l’atteggiamento altamente professionale tenuto da tutti gli operatori di Polizia e delle altre forze dell’ordine, anche in presenza, a volte, di situazioni estremamente delicate”.

(Tratto da Ultimissime.net)