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Finitela con le commemorazioni, le cerimonie e le chiacchiere e cominciate a fare un’antimafia seria, efficace: quella della DENUNCIA, nome e cognome dei mafiosi annidati soprattutto nelle istituzioni e nella politica.

FINITELA CON LE COMMEMORAZIONI E LE CHIACCHIERE E PASSATE AD UN’ANTIMAFIA SERIA, QUELLA DELLA DENUNCIA
Finitela con queste commemorazioni e mettetevi a lavorare seriamente, se effettivamente volete combattere le mafie!
Ma non vi rendete conto del fatto che i mafiosi vi ridono in faccia nel vedervi sfilare e che può darsi che alcuni di essi si mischino a voi per farvi perdere credibilità e rendervi anche ridicoli?
Oggi, più che delle chiacchiere, c’è bisogno di chi si impegni a scovare i mafiosi, uno per uno, nelle amministrazioni pubbliche, nei consigli comunali, provinciali e regionali, nel Parlamento, nelle istituzioni, nei partiti, nelle banche, fra i professionisti- i notai, commercialisti, ingegneri, avvocati ecc. – per, poi, denunciarli, nome e cognome.
Ma non vi rendete conto del fatto che mentre voi sfilate con i cartelli “No alla mafia”, “La mafia è una montagna di merda”, la mafia, ridendovi in faccia, continua incontrastata a vincere gli appalti pubblici, a comprare anche l’aria che respiriamo, a costruire, a speculare, a rubare, a violentare, ad uccidere?
La situazione è sempre più drammatica e lo Stato, quello di diritto, ha perso ormai il controllo di buona parte del territorio del Paese, a tutto vantaggio delle mafie che sempre più si stanno facendo Stato, di quello Stato che in effetti comanda.
E voi continuate a gridare nelle piazze nei giorni in cui taluni, per mettersi la coscienza a posto o per far vedere che si fa qualcosa
contro le mafie, decidono di ricordarsi di Falcone, Borsellino e di qualche altra vittima, per, poi, dimenticarsene il giorno dopo e consentire alle mafie medesime di continuare a farsi i propri sporchi affari.