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Finalmente qualcuno comincia ad ammettere che a Terracina ci sono le mafie!

FINALMENTE QUALCUNO COMINCIA AD AMMETERE CHE A TERRACINA… CI SONO LE MAFIE!

E come potrebbe essere diversamente, dopo quello che è successo e sta succedendo?

Dobbiamo dare atto alla stampa locale di aver assolto sempre ad un ruolo di una corretta e completa informazione.

In particolare, ai cronisti di “Latina Oggi” e de “La Provincia”.

Quindi, non c’è stata quell’azione di disinformazione e di manipolazione della realtà svolta da taluni in alcune occasioni in altre aree geografiche.

Come pure corretta e completa è stata l’azione di alcune associazioni locali -l’ASCOM, ad esempio – che hanno sempre denunciato pubblicamente e con coraggio presenza ed attività mafiose.

Inascoltate, purtroppo, come inascoltati si resta sempre o quasi quando si parla di queste cose.

Né si può rimproverare a Polizia e Carabinieri di non essersi mossi, perché, grazie a Dio, sia l’una che gli altri hanno operato e stanno operando bene.

Fino al punto da attirare su di sé le ire di qualcuno (vedi i rimbrotti che ha dovuto subire pubblicamente la brava dirigente del Commissariato della Polizia di Stato, la quale è stata aggredita verbalmente per aver… osato dire che… a Terracina ci sono le mafie).

Stampa, forze dell’ordine ed associazionismo non hanno nulla da rimproverarsi al riguardo.

Il problema è altro e riguarda partiti politici e cittadini.

Nessuno può dire di non sapere, specialmente i primi.

Se si fa eccezione per la Federazione della Sinistra che ha parlato più volte della presenza mafiosa sul territorio, nessun altro ha voluto affrontare il tema con dovizia di particolari.

Lo stesso Partito Democratico, che mostra nei confronti della nostra Associazione una posizione inspiegabilmente ostile, ne ha parlato in qualche sua Festa Democratica ma in termini molto generici e senza riferimenti specifici al territorio.

Si continua a fare, malgrado la gravità della situazione, la storia o la sociologia dei clan, senza denunciarne, nomi e cognomi, la presenza sul territorio, le attività e le collusioni con pezzi importanti della politica, delle istituzioni, delle professioni.

Come a Fondi prima che scoppiasse il “caso” dopo le dichiarazioni dell’ex Assessore Izzi.

E, sì, perché, se non si parla di tali collusioni, è inutile parlare di mafie!!!

Il problema dei problemi.

In un dibattito negli studi terracinesi di un’emittente televisiva noi avemmo qualche anno fa un duro confronto con l’attuale Sindaco di Terracina.

La sua posizione era, come quella di tanti altri esponenti politici della sua parte, negazionista.

A Terracina non esistono mafie, insomma.

Rapporti della Direzione Nazionale Antimafia, della DIA, di Commissioni antimafia, di associazioni che denunciano la presenza mafiosa sul territorio?

Carta straccia.

Volgari allarmismi.

Non conta che l’imprenditoria locale è stata quasi del tutto cacciata da quella casalese e campana in generale.

Non conta che ci sono state inchieste, controinchieste, arresti, sequestri e quant’altro.

Carta straccia anche queste cose.

La mafia non c’è e basta!!!

Poi ci si accorge che molti sono strozzati, minacciati, ridotti alla fame, estromessi dalle loro attività.

Ed ancora: che incendi, bombe, devastazioni stanno seminando il terrore fra la gente, che, purtuttavia, non parla, non denuncia, non collabora con le forze dell’ordine.

Altro problema, questo, del tessuto sociale, palesemente in larga parte omertoso.

Anche le stesse vittime dirette non collaborano, non parlano.

Nemmeno se assicuri ad esse l’anonimato.

Un esempio?

Le indagini sull’usura.

Non sempre questa si accompagna alle mafie.

Ma non è nemmeno da escludere che possa esserci il loro zampino.

Bene.

Possibile che tutto il problema dell’usura a Terracina e nel territorio sia circoscritto a qualche pescivendolo, con tutto il rispetto per la categoria?

Possibile che non possa esserci, come qualcuno ci ha sussurrato alle orecchie pur senza farci alcun nome, un… livello più alto di cravattari ed impiccioni???