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Fiancheggiatori Messina Denaro prosciolti, Gip deposita motivazioni

Fiancheggiatori Messina Denaro prosciolti, Gip deposita motivazioni

di AMDuemila

Il procedimento penale a carico di 7 persone, indagate a vario titolo per “aver aiutato il latitante Matteo Messina Denaro a sottrarsi all’esecuzione delle pene inflittegli, con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare il sodalizio mafioso Cosa Nostra”, non ha superato il vaglio del Gip di Palermo che ha depositato le motivazioni della decisione con la quale ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti degli indagati con la formula “perché il fatto non sussiste”. L’inchiesta che coinvolge soggetti ritenuti vicini alla consorteria degli Alvaro di Sinopoli e almeno uno alla consorteria dei Morabito di Africo, si sviluppa intorno alle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia nato nel biellese e affiliato a una ‘ndrina vicina agli Alvaro il quale, tra il novembre 2015 e il gennaio 2016, ha raccontato ai magistrati di essere venuto a conoscenza di legami tra ’ndrangheta e Cosa nostra. In particolare, per quanto concerne Messina Denaro, ha rivelato l’identità di un chirurgo di Reggio Calabria laureatosi a Messina che avrebbe operato al volto la “primula rossa” nel nord Italia (in Piemonte o in Valle d’Aosta). “Si sarebbe occupato per una modifica dei lineamenti del latitante” si legge in una nota del gennaio di tre anni fa. Altre dichiarazioni di rilievo riguardano gli incontri che il boss di Castelvetrano avrebbe avuto con alcuni calabresi, tra cui un appartenente alla famiglia degli Alvaro e uno originario di Africo detto “massonaro” e ritenuto legato ai servizi segreti. Sul punto nel verbale si legge: “Sono diversi rami di Alvaro e mi ha detto addirittura che loro godono comunque dell’aiuto dei servizi segreti tramite i Mollica che sono i cugini dei Morabito di Africo”. Dichiarazioni basate su esternazioni apprese dal collaboratore di giustizia durante la sua detenzione ma che non hanno trovato riscontri rispetto all’imputazione di procurata osservanza della pena aggravata. Resta da vedere se tali parole in futuro potranno in qualche maniera rivelarsi utili.

04 Novembre 2019

Fonte:http://www.antimafiaduemila.com/