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Esposto alla Guardia di Finanza su Sabaudia

Latina, 12 Aprile 2005

Comando Compagnia Guardia d Finanza TERRACINA

“ESPOSTO ALLA GUARDIA DI FINANZA SU SABUDIA”

Oltre ai probabili fatti – da noi già sottoposti all’attenzione degli Organi preposti all’azione di contrasto della criminalità organizzata, fatti ai quali in pari data ne aggiungiamo, a parte, altri -, c’è un aspetto, nella vita politico-amministrativa di Sabaudia che ci preme evidenziare: l’esistenza di una rete di interrelazioni di carattere professionale fra qualche amministratore pubblico e taluni costruttori. Si parla del caso di un Assessore comunale, addetto, sembra, in passato anche all’Ufficio antiabusivismo, che avrebbe svolto il ruolo di “Direttore lavori” nell’esecuzione di opere poste poi sotto sequestro dalla Magistratura per abusivismo (immobili Anelli, Contessa Cavalletti, ville sul lungomare).

Una situazione, questa, che, se vera, evidenzierebbe probabili commistioni di interessi oltremodo disdicevoli.

Se non andiamo errati, già il predecessore dell’attuale Procuratore Capo della Repubblica di Latina rilevò alcune anomalie all’interno dell’Ufficio Tecnico del Comune di Sabaudia (casi di abusivismo, falsificazione di timbri, ecc. ).

E’, quindi, opportuno che tutta l’attività urbanistica di quel Comune, vecchia e nuova, venga posta sotto un’attenta lente di ingrandimento da parte di tutti gli Organi preposti.

Necessita verificare eventuali responsabilità di qualche amministratore pubblico (e, eventualmente, di qualche funzionario, anche della Regione Lazio); come, pure, va verificato se sono stati o meno arrecati danni di natura erariale (nelle modalità di accatastamento degli immobili in zona Tumuleti, da Torre Paola a Caterattino, lati mare e lago).

Va accertato, inoltre, quale uso sia stato fatto del terreno (beni ex ONC) donato dalla Regione Lazio al Comune di Sabaudia sul lungomare a patto che venisse utilizzato per pubblica utilità.

Circolano, poi, voci – la cui fondatezza va verificata – su probabili cessioni di quote societarie ad altro soggetto da parte dell’attuale gestore della raccolta dei RSU.

C’è, infine, tutta la vicenda dei cosiddetti “patti territoriali”, una vicenda che prevede colossali investimenti di capitali sulla cui “provenienza” è opportuno fugare qualsiasi dubbio.

Alleghiamo, al riguardo, una serie di documenti di cui siamo venuti in possesso, documenti utili all’avvio di un’indagine su quanto esposto.

LA SEGRETERIA