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Eppure Pedica e Barbato a Gaeta potevano dire tante altre cose…

EPPURE PEDICA E BARBATO DELL’ ITALIA DEI VALORI POTEVANO DIRE TANTE COSE NEI LORO INTERVENTI DOMENICA 28 AGOSTO A GAETA SULLE INFILTRAZIONI MAFIOSE NELLA CITTA’ DEL GOLFO E NEL SUD PONTINO!!!

Abbiamo apprezzato l’ iniziativa assunta dall’ Italia dei Valori di parlare di mafia nel sud pontino, ma, francamente, ci saremmo aspettati qualcosa in più dagli interventi dei vari rappresentanti sul palco e, soprattutto, del Sen. Pedica e dell’ on. Barbato.

E, ciò, anche perché si tratta di due parlamentari che si sono interessati più di altri di vicende legate al fenomeno mafioso sul territorio.

Intanto dobbiamo esprimere il nostro più pieno disappunto per l’ aver essi ignorato completamente l’ azione incisiva svolta dalla nostra Associazione.

Non è nostro costume metterci in cattedra ma i più accorti ed informati sanno che noi non siamo soliti fare un’ antimafia parolaia, fatta di convegni ed analisi storiche e sociologiche.

Il Sen. Pedica ha partecipato ad alcuni nostri convegni ed ha avuto modo di acquisire sia da noi direttamente che dai magistrati che sono intervenuti ampie notizie anche su singoli fatti e situazioni.

Proprio Pedica, infatti, è stato correlatore – avendolo noi invitato per le posizioni coraggiose da lui assunte nel “ caso Fondi” – nel convegno da noi fatto appena l’ anno scorso nell’ Hotel Mirasole a Gaeta, ai tempi della vecchia gestione di questo, insieme a noti Magistrati campani che si sono interessati di vicende che coinvolgono anche il sud pontino ed ha avuto modo di ascoltare fatti e situazioni che non sono a tutti note.

Egli ha avuto modo, peraltro, anche di constatare personalmente l’ assenza inspiegabile a quel convegno di TUTTI gli esponenti politici e degli amministratori comunali gaetani. , di maggioranza e di opposizione.

Barbato è parlamentare, al contrario di Pedica, di un’ altra regione e nessuno può pretendere da lui una conoscenza approfondita dei fatti che interessano questo territorio.

Perciò già il suo riferimento ad un’ operazione economica che ha riguardato un noto esercizio gaetano basta ed avanza.

Forse ci è apparsa un tantino stonata l’ esaltazione sperticata da lui fatta di una classe politica locale definita quasi la paladina della lotta alle mafie.

Ritornando a Pedica, abbiamo apprezzato i suoi forti riferimenti al “ caso Fondi”.

Ma noi abbiamo sempre sostenuto – e Pedica lo sa bene – che, quando si parla di mafia nel sud pontino, non bisogna parlare solo di Fondi.

Situazioni pesanti esistono in tutto il sud pontino, a Formia come a Minturno, ad Itri come a Sperlonga e così via.

Basterebbe, senza nemmeno interessarsi della situazione attuale, andarsi a leggere gli atti dell’ inchiesta “ Formia Connection” per capire come stanno le cose da queste parti.

Ci sono state – e ci sono – inchieste che potrebbero portare da un momento all’ altro a sviluppi anche clamorosi.

Quando si parla, quindi, di questi argomenti, pur non potendo parlarne per ovvie ragioni di riservatezza e di rispetto del lavoro degli inquirenti in maniera specifica e dettagliata, o se ne parla nel modo più completo possibile o non se ne parla proprio.

Detto questo, non possiamo, comunque, non esprimere il nostro apprezzamento nei confronti dei due parlamentari citati per aver avuto il coraggio di parlare, anche se con un’ impressionante genericità, pubblicamente di un tema, quello della massiccia presenza mafiosa a Gaeta e nel sud pontino, colpevolmente ignorato finora dalla politica e dall’ opinione pubblica gaetane e degli altri comuni vicini.