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Ed ora accendiamo i riflettori su Sperlonga. C’è in questo intervento del Consigliere Di Fazio materiale d’indagine per DIA, GICO, ROS, SCO. Per troppo tempo si è ignorata la probabile presenza di investimenti della camorra

OSSERVAZIONI AL PROGRAMMA INTEGRATO

Il Programma integrato è nato con grandi ambizioni:

Doveva risolvere il problema della prima casa per la povera gente, doveva risolvere il problema della disoccupazione, doveva coinvolgere tutti gli operatori locali, doveva risultare un volano socio-economico per risolvere le problematiche abitative ed occupazionali degli sperlongani.

Ed invece, tutti questi obiettivi sono falliti inesorabilmente!

Nelle premesse della Delibera di consiglio comunale n. 10 del 18/02/1999, con la quale si approvava una nuova pianificazione per il paese, si faceva presente che il Programma Integrato si prefiggeva innanzi tutto di dare la prima casa alla povera gente bisognosa, in modo prevalente per quelle categorie di persone ( giovani coppie, anziani, le persone sole, o separate, ecc.) che non aveva le possibilità di accedere al libero mercato a causa dei prezzi drogati delle case, promuovendo il coinvolgimento diretto degli Sperlongani, come soggetti attivi alla gestione dello sviluppo locale ed al governo delle problematiche legate allo sviluppo e alla riqualificazione delle aree urbane.

Sempre nella premessa considerava che l’indice d’invecchiamento della popolazione di Sperlonga arrivava fino al 99,4%, uno dei più alti dell’intera area provinciale e che il tasso di occupazione era al di sopra della media provinciale, pari al 21% e si prefiggeva, con il Programma Integrato,  di risolvere il problema occupazionale ed il processo d’invecchiamento residenziale dovuto al fenomeno migratorio verso i comuni del comprensorio dei  giovani, offrendo loro un “mercato della residenza accessibile” , in pratica favorendo l’edilizia pubblica convenzione e sovvenzionata.

Invece è accaduto tutto il contrario di quanto prospettato, auspicato e propagandato.

L’edilizia pubblica convenzionata e sovvenzionata, che doveva avere una consistenza rispetto alla volumetria residenziale complessiva, pari ad  una percentuale, prevista dalla Legge, che va da un minimo del 40% fino ad un massimo del 70% è risultata nel P.I. avere una consistenza di appena il 18%, meno della metà del minimo. Si è favorita la speculazione edilizia privata, che di tutta la cubatura residenziale prevista, ha avuto una consistenza del 82%.

Il coinvolgimento dell’imprenditoria locale e dell’occupazione locale è stata nulla o quasi.

Infatti, com’è noto, vi è stato nello sviluppo del Programma  Integrato un arrembaggio da parte di imprese provenienti dal sud casertano, che, non solo, hanno utilizzato a Sperlonga le loro maestranze, ma anche i materiali occorrenti non locali, ma provenienti dal sud, non apportando alcun beneficio alle aziende commerciali locali.

Nella Delibera di approvazione del P.I. si deliberava altresì di  “INCENTIVARE, attraverso l’esenzione degli oneri, quegli operatori che s’impegnano mediante convenzione o atto d’obbligo unilaterale a praticare prezzi di vendita e/o canoni di locazione degli alloggi concordandoli con il Comune a soggetti in cerca di prima casa”.

NON C’E’, a quanto ci risulta, un solo alloggio destinato alla locazione!

Anzi, c’è di peggio.

Un intervento costruttivo di 40 alloggi finanziato dalla Regione Lazio in virtù della legge 493/93, art. 9, che destinava gli alloggi proprio per la locazione, sia pure per un periodo di otto anni,riscattabili dopo il periodo di otto anni, a favore di determinate categorie di persone con requisiti della 1°  casa, è stato costretto a trasferirsi in altro comune, dopo numerose promesse di assegnazione dell’area e prese in giro da parte del precedente Sindaco a da quello attuale.

Questa società aveva il solo difetto di avere la residenza a Sperlonga, e che  il rappresentante legale è di Sperlonga di nascita e che  paga le tasse in questo paese!

NULLA DI TUTTO QUESTO SI E’ VERIFICATO, NESSUNA CONVENZIONE O ATTO D’OBBLIGO è stato promossa e concordata con il  Comune.

E’ stato tutto un inganno ed un’autentica beffa per gli Sperlongani, le cui conseguenze le sconteremo, quasi probabilmente, nei prossimi anni, sotto l’aspetto sociale, economico e della sicurezza.

Sono state realizzate poche unità abitative in edilizia agevolata-convenzionata di modeste consistenze, pari a circa 80- 90 mq. di superficie, che ai soci delle poche cooperative edilizie, già realizzate, sono costate mediamente meno di centoventimila euro.

Al contrario sono, invece, state realizzate e vendute (grazie al cattivo uso della pianificazione) al mercato libero dell’edilizia privata ad un prezzo variabile dai seicentocinquantamila agli ottocentocinquantamila euro, quasi quattro volte in più e quindi assolutamente inaccessibile alla povera gente locale, priva di prima casa, e costretta ad emigrare nei comuni vicini.

Gli acquirenti di tali abitazioni, salvo rarissime eccezioni, sono stati tutti non residenti a Sperlonga e in tal modo si è ottenuta uno sconvolgimento sociologico, un miscuglio di gente diverse da noi per costumi, per tradizioni, per dialetto, di cui l’amministrazione comunale dovrà rendere conto alle generazioni future.

Per quanto riguarda l’aspetto prettamente tecnico del P.I., devo chiedere scusa al Consiglio se entrerò un po’ più nello specifico, ma è doveroso da parte mia, per portare all’attenzione dell’assemblea alcune note che devono certamente far riflettere su come sono state gestite le cose.

Il P.I., in variante ed in contrasto,con il  P.R.G., prevede nel comprensorio una cubatura di 115.249 mc., mentre, quella prevista dal P.R.G, nello stesso comprensorio con l’aggiunta della cubatura della sottozona C1d, è di mc. 67.707.

Nelle previsioni del P.I. c’è un aumento di cubatura di oltre il 92% rispetto a quella del P.R.G..

Il Programma integrato, a mio parere, risulta essere illegittimo poiché è stato approvato in contrasto con la Legge 17 febbraio 1992, n. 179, Norme per l’edilizia residenziale pubblica.

Infatti il comma 4 , dell’art. 16 della L.. 179 così recita:

“Qualora il programma sia in contrasto con le previsioni della strumentazione urbanistica, la delibera di approvazione del consiglio comunale è soggetta alle osservazioni da parte di associazioni, cittadini ed enti, da inviare al comune entro quindici giorni dalla data della sua esposizione all’albo pretorio coincidente con l’avviso pubblico sul giornale locale. Il programma medesimo con le relative osservazioni è trasmesso alla regione entro i successivi dieci giorni. La regione provvede all’approvazione o alla richiesta di modifiche entro i successivi centocinquanta giorni, trascorsi i quali si intende approvato.

Dal DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA REGIONALE LAZIO 21 settembre 1999, n. 1272, con cui viene approvato definitivamente il Programma Integrato e DALL’ACCORDO DI PROGRAMMA del 30 luglio 1999 firmato dal Presidente della regione Lazio e dal Sindaco di Sperlonga, non si evince nulla in merito alle osservazioni da parte di associazioni di cittadini e di enti, come previsto al comma 4 dell’art. 16 della L. 179, del 17 febbraio 1992.

Pertanto  il P.I. è stato illegittimamente approvato.

Oltre a quanto sopra riportato, il Programma Integrato introduce una variante essenziale rispetto al P.R.G: rende edificabile aree fuori dallo “ZONING AMMISSIBILE”.

La Deliberazione della Giunta Regionale Lazio 20 dicembre 1994, n. 9848, con la quale è stato approvato il Piano Regolatore Generale prescriveva che la destinazione d’uso del Piano Regolatore Generale delle aree al di fuori dello “ZONING”, stabilito come ammissibile, era da ritenersi ablata.

Ebbene il Progettista del Programma Integrale, l’onnipresente in tutte le opere pubbliche del Comune di Sperlonga, dott. arch. LUCA CONTE incaricato, a supporto dell’UTC, con deliberazione comunale n. 144/98,  prevede uno svicolo sulla Strada Statale n. 213, “S.S. FLACCA”, impegnando parte di area a nord del nastro stradale stesso, fuori dallo “ZONING”.

Questa area, decretata inedificabile, secondo le N.T.A. del P.R.G. approvato, doveva essere espropriata essendo asservita ad un’opera di pubblica utilità, come si è proceduto per tutte le altre opere pubbliche.

Infatti lo stesso dott. Arch. LUCA CONTE, progettista delle piste ciclabili, ha stabilito per l’indennità di esproprio di aree di pregiatissimo valore turistico, sia in località Salette e sia in località Angolo, il prezzo di ex lire 3.000, cioè € 1,55/mq.

Tale prezzo d’indennità di esproprio, se non molto di meno, essendo certamente di scarsissimo valore sia commerciale che turistico, doveva essere applicato a tali aree.

Invece cosa ha fatto il dott. Arch. LUCA CONTE , con il concerto dell’Ufficio Tecnico Comunale?

HA ATTRIBUITO UN INDICE DI CUBATURA PARI ALLE AREE  DEL COMPARTO DELLO “ZONING” ammissibile, impegnate per il PROGRAMMA INTEGRATO!

Con tale marchingegno aree che al prezzo di esproprio sarebbero state indennizzate con poche migliaia di euro, hanno fruttato un lotto, il n. 41 del valore commerciale di circa un milione e mezzo di euro.

Dal cappello magico del dott. Arch. LUCA CONTE e con il SUPPORTO DELL’UTC, è venuto fuori un miracolo economico a favore di un certo proprietario “fortunato”.

Tutta questa storia potrebbe avere certamente rilevanza penale, riguardante specificatamemte il reato di interesse privato per interposta persona.

Ma andiamo avanti.

Alla Tav. A del Programma Integrato intitolata “SCHEDA DI SINTESI” – cessione delle aree – Diritti dei suoli – potenzialità edificatorie – al numero d’ordine 28  si legge alle colonne  2 e 3 : part.  283 del Foglio 9,  part. 506 del F. 8,  part. 5 del F. 9 e part. 65 del F. 8.-

Alla colonna 4 dello stesso numero d’ordine, intitolata “intestatario”, viene riportato: Sabella Pietrangelo ed altri .

Tale indicazione di intestatario NON E’ CORRETTA.

Infatti  la part. 283 del Foglio 9 di mq. 1675 e la part. 5 del Foglio 9 di mq. 590 sono di proprietà  della Sig.ra Giovannina Sabella;

La part. 506 del Foglio 8 di mq. 406 e la part. 65 del F. 8 di mq. 4789 sono di proprietà della sig.ra Giovannina Sabella e della sorella Amalia fin dal 13 dicembre 1989, pervenuta a loro per sentenza di usucapione del Pretore di Fondi, n. 77, relativa alla causa civile iscritta al N. 4213/89  R.G. A. C. ;

Successivamente, tali due ultime particelle sono diventate di proprietà esclusiva della sola Sig.ra Giovannina Sabella, per successione in seguito al decesso della Sig,ra Amalia Sabella.

Quindi il dott. Arch. LUCA CONTE, sempre di concerto con l’UTC avrebbero dovuto inserire correttamente esclusivamente: GIOVANNINA SABELLA, madre del sig. Armando Cusani, Sindaco Pro tempo.

E’ inimmaginabile e assolutamente non credibile che il sig. Cusani, definito dall’ex Presidente del TAR di Latina, dott. FRANCO BIANCHI, come il Sindaco più esperto di edilizia ed urbanistica della Provincia di Latina nel 2° CONVEGNO NAZIONALE sulla “FUNZIONE AMMINISTRATIVA”, tenutasi nella ex chiesa di Sperlonga, non abbia capito tale marchingegno, che, guarda caso, gioca tutto in suo favore.

Ovviamente tale convegno ha avuto luogo molto prima della restituzione del bastone di Compostela..

Che il sig. Cusani fosse a conoscenza di tale illecito marchingegno uscito dal cappello magico del dott. Arch LUCA CONTE, sempre con il supporto dell’UTC, lo dimostra il fatto che al momento della deliberazione del Consiglio Comunale, n. 10 del 18.02.99, in cui è stato approvato il Programma Integrato, lo stesso Cusani si è allontanato dall’aula ed ha fatto presiedere il Consiglio Comunale dall’assessore anziano Rocco Scalingi.

Ma si trattava pur sempre della stessa cucina comunale!

Per inciso, occorre puntualizzare che il sig. Cusani si è assentato spesso nelle Deliberazioni di Giunta riguardanti il progetto della strada all’angolo e dell’impianto semaforico vicino al suo albergo.

Tali aree cedute al comune, secondo la TAB. A e TAB. B, hanno comportato come premio il lotto n. 41, avente un area di mq. 2988 ed una cubatura di mc. 2058.

Fortunato questo lotto 41!

Come si legge dalla tab B dal titolo: “SCHEDA NORMATIVA PER AMBITO DI INTERVENTO”: – Si può utilizzare la cubatura in qualsiasi percentuale sia con destinazione di commercio e servizi privati e sia come ricettivo – si possono realizzare tre piani con altezza massima di m. 10,50 – non è soggetto ad alcuna tipologia – è di diretta attuazione senza l’obbligo di essere soggetto alla proposta planovolumetrica unitaria preventiva per il rilascio del permesso di costruire.

Attualmente il valore del lotto è di oltre un milione e mezzo di euro, se l’area fuori dallo “ZONING” fosse stata espropriata, come giustamente prevede la Legge, il lotto compatibile si sarebbe dimezzato e l’indennità di esproprio sarebbe stato solo di  € 3510. Ma c’è stato un miracolo del santo Progettista, con il concerto, a supporto, dell’Ufficio Tecnico Comunale.-

Sperlonga 08.04.2009.

Lascio al Consiglio comunale, alla opinione pubblica locale ogni libera valutazione e considerazione sull’intera vicenda, che certamente non potrà rimanere solo agli atti di questo Comune, per il bene e gli interessi della comunità Sperlongana

Sperlonga 08/04/2009
Consigliere Benito Di Fazio