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Ecco i nomi dei due dirigenti dell’ufficio tecnico comunale d’accordo con il CLAN DEI CASALESI, secondo il racconto di Antonio Iovine

Ecco i nomi dei due dirigenti dell’ufficio tecnico comunale d’accordo con il CLAN DEI CASALESI, secondo il racconto di Antonio Iovine

3 Gennaio 2020

VILLA DI BRIANOAltri nuovi racconti emergono dalla testimonianza del collaboratore di giustizia Antonio Iovine, il quale, nello stralcio di ordinanza che abbiamo scelto di pubblicare oggi, racconta di una speculazione immobiliare avvenuta a Villa di Briano che lo ha coinvolto. Esisteva un terreno da vendere tramite agenzia, su mandato di una persona di Napoli.

L’appezzamento si trovava nel comune di Villa di Briano, secondo quanto gli aveva riportato Salvatore Verde ed era stato ricevuto “da Pasquale Bambinone o meglio da suo cugino architetto Tornincasa, come quota per l’acquisto di un terreno di circa 9 moggi avvenuto nell’anno 1997- 98 (…) ed era stato acquistato in parte dal Tornincasa e in altra da Nicola Pezone, titolare di un concessionaria di auto a Frignano.”

Iovine si intromise e “feci sapere all’agenzia immobiliare che alcuna vendita avrebbe potuto verificarsi senza la mia autorizzazione. Ad operazione conclusa Pagano versò 500 milioni e Pezone 300 milioni nelle casse del clan. Ad Iovine andò un terreno da 2000 mq, a Verde uno da 1000 mq, così come a Bruno Lanza. Alla fine tutti ri-vendettero il loro pezzo, mentre per quanto risulta a Iovine “la destinazione del terreno non è stata mutata sebbene il Pagano e il Tornincasa gestissero il comune e l’ufficio tecnico a loro piacimento.

 

Fonte:https://casertace.net/