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E’ nell’innesto politica-mafie che bisogna entrare per sconfiggere le mafie. I grandi “misteri” in provincia di Latina e nel Lazio.

In provincia di Latina un “giallo” dopo un altro.

La sensazione che su quel territorio ci sia – o quanto meno ci sia stata – una pressione molto forte di “poteri occulti “ e di pezzi deviati dello Stato si irrobustisce sempre di più.

Il nostro impegno da qualche tempo è proteso proprio a scoprire se tale sensazione sia fondata o meno.

Parlavamo di “gialli”.

“Giallo” su tutta la vicenda “Fondi” chiusa in tutta fretta senza cambiare nulla e… con il volo degli stracci…

Misteri di questa Italia dove pagano sempre i cretini e mai i veri responsabili in giacca e cravatta annidati nei partiti e nelle stesse istituzioni.

“Giallo” sulla discarica di Borgo Montello e su tutto ciò che c’è dietro a questa.

Sarebbero spariti i fascicoli anche in Procura.

In passato c’era arrivata qualche voce in merito a giochi sporchi che ci sarebbero stati dietro quella discarica dove, secondo alcuni pentiti di camorra e collaboratori di giustizia, si sarebbe interrato di tutto.

Il sospetto c’era, quindi, da parte nostra che da anni stiamo insistendo, quando tutti tacevano.

Ora si stanno, dopo decine di anni di silenzi ed inerzia, accendendo i riflettori, ma nessuno interviene per andare a scovare, per mandarli sotto processo, autori e depistatori di tanti misfatti ed inchieste, i quali probabilmente hanno compromesso, con il loro comportamento omissivo, la salute fisica di migliaia, per non dire decine di migliaia, di cittadini.

Si parla di un groviglio perverso di soggetti della camorra e di pezzi deviati dello Stato che avrebbero consentito l’interramento di sostanze altamente pericolose e che hanno fatto e farebbero ancora del tutto per tenere tutto in sordina.

Il nostro appello a Napolitano e a D’Alema, presidente questo ultimo dell’organismo di controllo delle attività dei Servizi, appello rimasto finora inascoltato, tendeva proprio a far luce sul probabile ruolo che i “poteri occulti” potrebbero aver svolto e svolgono in provincia di Latina.

Se non si chiarisce questo aspetto che riguarda l’opera di chi eventualmente “remi contro”, non risolveremo mai il problema della lotta alle mafie sul territorio pontino.

E’ nell’innesto politica-mafie che bisogna penetrare!

Altrimenti è tutta aria fritta.