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E la risposta dell’Associazione Caponnetto all’Assessore alla Pubblica Istruzione al Comune di Napoli sulla questione delle baby gang

Associazione nazionale antimafia Antonino Caponnetto

 

Gentile Assessore Palmieri,

la nostra Associazione ha  ricevuto la comunicazione prot.  PG 2018/230478 – 0710312018,  a Sua firma.

L’Osservatorio appare una buona iniziativa. Deve essere dotato degli strumenti giusti per leggere la realtà giovanile tutta immersa nelle contraddizioni più profonde di un intero assetto sociale e culturale, per cui la questione giovanile non possiamo recintarla, porla in un contenitore, confinarla in uno spazio chiuso. Qui c’è una questione degli adulti.

Direi , come prima osservazione, che dovremmo chiederci che cosa sperimentano i giovani nella loro quotidianità ed allora forse non guarderemo più alla realtà giovanile come parte potenzialmente patologica della società. Sa Assessore, tanto per esemplificare, non mi allarmo per chi vende la droga ma per chi la compra. Mi meraviglierei se sotto un acquazzone la gente rimanesse asciutta.

La violenza per i bambini, per i giovani è mancanza di spazio, di scuole, di serenità, di attenzione educativa. E’ costrizione al lavoro. E’ il vivere in abitazioni fatiscenti private e anche di proprietà di Enti.

E poi vi sono forme di disadattamento che non appartengono soltanto alle fasce povere e marginali, come ci dicono gli schemi tradizionali. C’è un disadattamento del ceto medio.

Intere biblioteche parlano di Napoli. Quindi è già stato scritto tutto. Siccome non si può fare molto, anche per motivi economici, occorre lavorare sulle potenzialità esistenti e con le persone istituzionalmente già investite di responsabilità, individuando possibili microrealizzazioni.

Ieri al Palazzo de Liguoro ai Vergini si è tenuto un nostro Convegno. Per la prima volta, dopo lungo tempo, a dire di abitanti e commercianti con i quali ho parlato, hanno visto il vigile urbano, mitico personaggio ed addirittura è stata tolta l’immondizia accumulata da tempo insieme ad auto in sosta vietata o forzata perché non funzionanti. Ho scritto io alla Municipalità , su richiesta della…Municipalità, per ottenere l’intervento che è stato considerato straordinario e lo ho chiesto non perché sarebbero intervenute le così dette Autorità a cominciare dal Procuratore generale ma perché era giusto farlo.

E per gli abitanti di quel quartiere non è violenza costringerli a camminare tra  rifiuti ?

Il Procuratore capo del Tribunale dei minorenni, dr. Maria de Luzenberger nella relazione ha affermato che moltissime espressioni di violenza da parte dei minorenni nascono da ‘rabbia’ sociale non riscontrabile soltanto a Napoli, ma, ormai, in Italia. Il fenomeno è diffuso. Nessuno è indifferente alle condizioni di vita.

Noi siamo chiamati ad operare in questa Città, ognuno per il proprio ruolo istituzionale e tutti come cittadini.

Ieri coloro che sono intervenuti non hanno rincorso utopie. Ci hanno detto, per esempio,  di campetti di calcio pubblici usati abusivamente da privati, di mancanza di biblioteche, della scuola media che non c’è, dei bassi ancora esistenti e così via.

In ogni Municipalità c’è un assessore o un consigliere che ha la delega per le tematiche considerate che esigono il coinvolgimento di altre competenze. Se nell’Osservatorio inviterete queste persone che sono già nell’Istituzione forse non occorrerà il telescopio ma un paio di occhiali per chi è miope ed il lavoro possibile sarà più possibile. L’Osservatorio già c’è. Basta chiedere!

Se  ritenete opportuno coinvolgere la Caponnetto  c’è disponibilità  a rispondere positivamente ad un eventuale invito a partecipare agli incontri dell’Osservatorio.

La prego di ringraziare il Sindaco. Buon lavoro. 

Fancesco de Notaris vice segretario nazionale della Caponnetto, già Senatore della Repubblica.

 

Napoli, 8 Marzo 2018