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E’ in edicola il numero di ottobre de “LA VOCE DELLE VOCI” con un’importante inchiesta su Gaeta, Sperlonga, Ventotene ecc

Gaeta, con la vicenda ex AVIR soprattutto ma non solo, Sperlonga, Ventotene, Civitavecchia ecc. , i centri di un’inchiesta di livello fatta da “La Voce delle Voci”- la vecchia “Voce della Campania” fondata da Michele Santoro, della quale, con le firme dei condirettori Andrea Cinquegrani e Rita Pennaioli, due giornalisti di punta nel panorama nazionale del giornalismo di inchiesta, prosegue tradizioni e stile-.

Non il solito giornalismo di cronaca, che non scava, non analizza, che talvolta riproduce le veline dei vari padroni di turno, non inquadra gli avvenimenti, gli intrecci e le situazioni.

Un’inchiesta che parla, peraltro, dell’impegno profuso della nostra Associazione nel Lazio, da Civitavecchia agli estremi confini con la Campania e che mette in evidenza le nostre pecularietà di associazione d’inchiesta e che non esaurisce il suo ruolo nel racconto, nella retorica e basta.

Posizioni scomode, quella nostra e quella de “La Voce delle Voci”, per la loro autenticità e la loro efficacia ma che sono le uniche strade da seguire per colpire il malaffare e le mafie.

Le tante mafie, politiche ed economiche in particolare, che hanno devastato e continuano a devastare, indisturbate spesso, una delle più belle regioni d’Italia, il Lazio.

Un servizio che rivela dati inediti, utili per capire come stanno effettivamente le cose nei territori toccati.

Dopo le inchieste su Civitavecchia, su Formia e su Fondi dei numeri scorsi, questa volta sono alcuni altri comuni del sud pontino ad essere toccati dal mensile.

Un lavoro lodevole per la sua utilità, anche ai fini degli approfondimenti che dovranno porre in essere gli organismi istituzionali investigativi per la ricchezza degli spunti offerti, e che merita l’apprezzamento di noi tutti.