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Disoccupazione ai massimi da tre anni, persi 378mila posti di lavoro. Mentre le mafie conquistano maggiori spazi

Cresce la disoccupazione in Italia, al 7,4% nel secondo trimestre dal 6,7% dell’analogo periodo del 2008. Lo rileva l’Istat. Si tratta del livello più alto degli ultimi tre anni. Rispetto al primo trimestre 2009, al netto dei fattori stagionali, il tasso di disoccupazione aumenta di un decimo di punto.

Il tasso di disoccupazione – rileva l’istituto di statistica – aumenta rispetto a un anno prima di nove decimi di punto percentuale per gli uomini e di appena un decimo di punto per le donne, posizionandosi rispettivamente al 6,3 e all’8,8 per cento. Nel Nord l’innalzamento dell’indicatore (dal 3,8 al 5,0 per cento) riguarda sia gli uomini sia le donne; nel Centro il tasso di disoccupazione si porta al 6,7 per cento dal 6,4 per cento di un anno prima, a sintesi di una crescita di moderata entità per la componente maschile e di una sostanziale stabilità per quella femminile. Nel Mezzogiorno il tasso di disoccupazione risulta pari al 12,0 per cento, appena un decimo di punto in più rispetto al secondo trimestre 2008. La crescita riguarda esclusivamente gli uomini. Per gli stranieri il tasso si porta, nel secondo trimestre 2009, all’11,0 per cento dall’8,8 per cento di un anno prima.

In tre mesi persi 378mila posti di lavoro
Nel secondo trimestre il numero di occupati è sceso a 23.203.000 unità e ha registrato un calo dello 0,3% rispetto al primo trimestre in termini destagionalizzati. Rispetto al secondo trimestre del 2008 – comunica l’Istat – si registra una flessione dell’1,6%, pari a 378mila unità, il peggior dato dal secondo trimestre del 1994. «Il risultato – spiega l’istutito di statistica – sintetizza il protrarsi della caduta dell’occupazione autonoma delle piccole imprese, l’accentuarsi del calo dei dipendenti a termine e la nuova riduzione del numero dei collaboratori». L’offerta di lavoro registra, rispetto allo stesso periodo del 2008, una riduzione dell’1% (-241.000 unità). Rispetto al primo trimestre 2009, al netto dei fattori stagionali, l’offerta di lavoro si riduce dello 0,2%. Il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni scende dal 59,2% del secondo trimestre 2008 all’attuale 57,9 per cento. Il numero delle persone in cerca di occupazione sale invece a 1.841.000 unità (+137.000 unità, pari al +8,1% rispetto al secondo trimestre 2008). In rapporto alla caduta dell’occupazione, la crescita più contenuta della disoccupazione si associa al nuovo sensibile incremento dell’inattività (+434.000 unità, pari al +3,0%) concentrato nelle regioni meridionali e dovuto a fenomeni di scoraggiamento, alla mancata ricerca del lavoro di molte donne per motivi familiari, al ritardato ingresso dei giovani nel mercato del lavoro.

(Tratto da Il Sole 24 Ore)