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Digos di Frosinone e ROS di Udine sgominano una banda nazionale filo terrorista islamica di spaccio internazionale

Sgominata banda filo terrorista

I controlli sono stati eseguiti dalla Digos e dai carabinieri: l’organizzazione criminale, composta da pakistani, era dedita al traffico di eroina e finanziava le cellule jihadiste

BOLOGNA, 18 MAGGIO – Quaranta perquisizioni ordinate dai pm della direzione distrettuale antimafia presso la Procura di Napoli sono state eseguite nei confronti dei promotori e dei sodali di una ramificata organizzazione criminale composta da cittadini di origine pachistana dedita al traffico di eroina, all’immigrazione clandestina, alla falsificazione di documenti ed al finanziamento di attivita’ terroristiche.Le perquisizioni sono state eseguite dalla Digos di Frosinone e dai carabinieri del Ros di Udine, con il coordinamento del servizio centrale antiterrorismo della Direzione centrale della polizia di prevenzione. Le perquisizioni sono state eseguite a Napoli, Frosinone, Roma, Macerata, Milano, Oristano, Cagliari e L’Aquila. Tre perquisizioni sono state eseguite nelle celle di detenuti in carcere. Secondo gli inquirenti della Dda di Napoli parte dei proventi illeciti servivano a sostenere la causa jihadista e filo-talebana del movimento ‘Tehreek-e-Nafaz-e-Shariat-e-Moammadi’.L’attivita’ investigativa e’ stata coordinata dal procuratore aggiunto Federico Cafiero de Raho, coordinatore della Direzione distrettuale antimafia di Napoli. Il movimento ‘Tehreek-e-Nafaz-e-Shariat-e-Moammadi’ ha il suo braccio armato operativo in Pakistan nella valle dello Swat, ed e’ guidata dal leader talebano Maulana Fazlullah. La stessa organizzazione era gia’ stata oggetto di una prima attivita’ investigativa, condotta dalla Digos di Frosinone, conclusasi con lo smantellamento sul finire del 2007 di una sua enclave radicata a Bologna e con la cattura nel mese di maggio del 2008 in area frontaliera di uno dei capi in Pakistan, Shafiq Ur Rehman Syed poi condannato nell’ambito del medesimo procedimento penale con sentenza del gip presso il tribunale di Napoli a 18 anni di carcere. Shafiq Ur Rehman Syed si trova tuttora rinchiuso in carcere.Le indagini svolte nell’ambito di quel procedimento penale aveva consentito di raccogliere seri elementi rappresentati da convergenti risultati delle intercettazioni telefoniche oltreche’ dagli esiti dei servizi di osservazione e dalle fonti di prova sequestrate alla fine delle perquisizioni, circa l’esistenza di una potente organizzazione deliquenziale pachistana con articolati mandamenti sul nostro territorio radicati a Napoli, Macerata, Bologna e Roma, finalizzata all’illecito traffico di eroina prodotta e confezionata nella provincia afghana di Nangarhar, entro i cui confini e’ registrata una forte operativita’ di diversi gruppi guerriglieri talebani interessati al controllo del mercato della droga dal quale traggono profitti per il finanziamento della causa islamica oltreche’ all’illecita e non meno pericolosa attivita’ di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dal Pakistan.

(Tratto da Il Resto del Carlino)