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De Raho a Bruxelles: ”Con il 5G nuove possibilità per la criminalità organizzata”

De Raho a Bruxelles: ”Con il 5G nuove possibilità per la criminalità organizzata”

Il Procuratore nazionale antimafia ascoltato in Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni

05 Dicembre 2019

di Davide Lorenzano

È indispensabile che l’Europa guardi all’avvento della tecnologia 5G poiché determinerà una grandissima possibilità per la criminalità organizzata di entrare in altri mercati”. Lo ha detto ieri il Procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero de Raho, presso il Parlamento Europeo, a Bruxelles, in un’audizione della Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni (Libe) presieduta da Juan Fernando López Aguilar, dal titolo “Verso una strategia comune dell’UE per combattere corruzione e criminalità organizzata”. Così com’è stato fatto nel 2018 – ha dichiarato il procuratore Cafiero de Raho -, chiedo ancora che la Commissione europea intervenga perché si possa aprire l’accesso ai dati digitali per le autorità giudiziarie, in modo indiscriminato e senza vincoli, laddove esistano procedimenti penali per reati di riciclaggio o corruzione. Su questo aspetto c’è stata già una bozza di un regolamento: è indispensabile andare avanti”.
Facebook, Instagram e tutti i servizi di messaggistica online sono sottratti alle intercettazioni, perciò contengono molto spesso la prova di reati riconducibili non solo alle mafie ma anche a Daesh o Al Qaeda. I prestatori di servizi – ha denunciato Cafiero de Raho , indipendentemente dal luogo in cui hanno sede, dovrebbero essere obbligati a consentire l’accesso ai dati digitali alle autorità giudiziarie: questi servizi, seppure virtualmente, sono presenti in tutti i luoghi, pertanto la competenza è di tutte le autorità giudiziarie. Dover rivolgere rogatorie specifiche al fine di acquisire ciò è contrario alla logica e al contrasto alle organizzazioni malavitose”.
Anche l’europarlamentare del Partito democratico
Franco Roberti ha tuonato: Il contrasto alla criminalità organizzata non pare ancora una priorità delle istituzioni europee. Se lo fosse, non sentiremmo il procuratore capo europeo, Laura Codruța Kövesi, elencare problemi dovuti a risorse carenti” così il deputato e già magistrato.È dal 2016 che la Commissione europea non presenta alcuna risoluzione a tal proposito ma riequilibrio il mio giudizio attribuendogli merito per via della quinta direttiva europea sull’antiriciclaggio (direttiva n. 2018/843 del Parlamento europeo e del Consiglio, ndr) che l’Italia ha già recepito così, dal 10 gennaio 2020, non esisterà più il segreto bancario. Credo fortemente debba nascere un’Agenzia per il controllo contro il riciclaggio”.
Tra gli aspetti rappresentativi del livello di democrazia di uno Stato – è la conclusione del procuratore Cafiero de Raho , non solo l’indipendenza della magistratura o l’esistenza di un’autorità anticorruzione, ma anche la libertà di stampa. Ján Kuciak e Daphne Caruana Galizia sono stati due giornalisti che hanno adempiuto al loro dovere di informare. Essere informati appartiene ai nostri diritti. Fatti così gravi, in due paesi dell’Unione Europea, pongono un intervento di questa Commissione”.

Fonte:http://www.antimafiaduemila.com/