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Da Il Mattino.Le carceri sono piene e non c’é posto per il vivandiere del boss .Resti,quindi, a casa.

Il Mattino, Domenica 29 Maggio 2016

Non c’è posto, il vivandiere del boss resti a casa

di Dario Sautto

Torre Annunziata. Nessuna cella disponibile, il «vivandiere» del boss non va in carcere. Un’odissea lunga un’intera giornata, prima del rientro nella sua abitazione agli arresti domiciliari nella serata di venerdì. Vincenzo Ametrano era stato arrestato giovedì mattina mentre tentava la fuga a piedi dal covo di Trecase, all’ombra del Vesuvio, dove aiutava il 43enne Ciro Nappo reggente del clan Gionta di Torre Annunziata a continuare da oltre un anno la sua latitanza, non molto lontano da casa. Mentre Nappo era destinatario di un ordine di carcerazione per un residuo di pena da scontare di 4 anni e 5 mesi la condanna definitiva nel maxi processo «Alta Marea» alla camorra di Torre Annunziata, Ametrano era al primo arresto e, in attesa della «destinazione», ha trascorso una notte in una cella di sicurezza della caserma di via Dei Mille. Nel frattempo, per «Ciruzzo capa e auciello» è arrivato l’immediato trasferimento nel carcere di Secondigliano, in attesa della convalida (fissata per domattina) anche di una seconda ordinanza per violazione delle prescrizioni per essere sfuggito ai controlli da sorvegliato speciale.

Nello stesso penitenziario napoletano era stato destinato anche Vincenzo Ametrano ma, giunto al cancello di Secondigliano il giorno dopo, ha scoperto che erano finiti i posti disponibili ed è stato mandato indietro, o meglio «dirottato» verso il carcere Salvia di Poggioreale. Anche lì, però, i carabinieri che lo accompagnavano hanno dovuto incassare un «rifiuto» poiché mancano posti letto nelle celle. Nel circondario, rimaneva solo la casa circondariale di Avellino, ugualmente al collasso e costretta a rifiutare prima della partenza del detenuto da Napoli. Così, il magistrato di turno ha disposto per Vincenzo Ametrano il trasferimento d’urgenza agli arresti domiciliari, nonostante il tipo di reato contestato favoreggiamento aggravato dall’agevolazione mafiosa preveda almeno inizialmente la detenzione in carcere. Anche per Ametrano come Nappo assistito dagli avvocati Giovanni Tortora e Gaetano Rapacciuolo è stato fissato per domattina, dinanzi al gip di Torre Annunziata, l’interrogatorio per la convalida dell’arresto. A quel punto, è possibile che venga valutata la necessità del trasferimento in carcere, ma prima sarà necessario fare una nuova ricerca nei vari penitenziari per trovare un posto letto che possa ospitare il nuovo detenuto.