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Da I CITTADINI. “La Mafia ai piedi dell’ETNA”

Ai piedi dell’Etna si resiste contro la mafia

Nei giorni 25 e 26 Gennaio del corrente anno una delegazione delle associazioni “I Cittadini contro le mafie e la corruzione” e “Antonino Caponnetto” si è recata a Linguaglossa in provincia di Catania per incontrare tre imprenditori Rosario Puglia, Letterio Giuffrida e Franco Ragusa, tutti vittime della pressione mafiosa che continua ad essere una costante nell’intera area della provincia di Catania. Nello specifico l’azienda vinicola di Rosario Puglia ha subito numerosi danneggiamenti, tutti finalizzati attraverso lo strumento dell’usura e dell’estorsione, all’acquisizione della stessa azienda da parte dei gruppi mafiosi. La grande rivendita e deposito di autoricambi Giuffrida è stata incendianta completamente e fatta oggetto più volte di furti ed intimidazioni mafiose. Sono stati, altresì, dati alle fiamme cinque grossi autobus della ditta del signor Franco Ragusa. Tre di questi autobus completamemte distrutti dal fuoco sono ancora in bella mostra nel centro di Linguaglossa a dimostrare come le mafie intendono governare quel territorio.

Nelle due giornate si è apprezzata la vicinanza agli imprenditori del nuovo comandante della Stazione dei Carabinieri di Linguaglossa, maresciallo Giuseppe Cunsolo che con la sua presenza sui luoghi interessati dagli atti intimidatori ed estorsivi ha lasciato chiaramente intendere che almeno quel pezzo di Stato sta dalla parte giusta. Il giorno 26 gennaio i tre imprenditori,in sciopero della fame, accompagnati dal presidente dell’associazione I Cittadini contro le mafie e la corruzione Antonio Turri si sono recati ad Alcamo, invitati dal pittore antimafia Gaetano Porcasi all’inaugurazione della mostra delle sue opere. Alla presenza del Sindaco, dei vertici locali dell’Arma dei Carabinieri, della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza, Salvatore Borsellino ed il giudice Ferdinando Imposimato hanno espresso la solidarietà di tutta quella parte di società siciliana ed italiana che chiede allo Stato ed ai cittadini di essere vicini alle vittime delle mafie il giorno prima che questi si strasformino da vittime in eroi. Ricordando il fratello Paolo, Salvatore Borsellino ha abbracciato gli imprenditori di Liguaglossa e attraverso loro, tutti coloro i quali spesse volte nel silenzio assordante di pezzi delle istituzioni restano soli a combattere le mafie. Nel suo intervento, nel corso del convegno che è seguito alla manifestazione Antonio Turri anche a nome di Elvio Di Cesare dell’ass.ne Caponnetto e di Ignazio Cutrò presidente dell’associazione dei testimoni di giustizia, ha invitato tutte le forze politiche a mettere al centro della propria campagna elettorale il problema delle continue aggressioni mafiose al tessuto sociale ed economico in Sicilia la cui pervasività si sta estendendo in tutto il Paese grazie anche alla complicità di una carente lotta alla corruzione da parte della politica, di settori della pubblica amministrazione e dell’economia.

I rappresentanti delle associazioni suddette hanno auspicato una fattiva vicinanza del nuovo presidente della Regione Sicilia, Crocetta, chiedendo a questi di incontrare al più presto gli imprenditori di Linguaglossa che hanno avuto il coraggio di denunziare e di resistere alla pressione delle mafie. Il tempo purtroppo per alcuni di loro sta per scadere sia per le difficoltà economiche che per lo stato psicologico in cui sono costretti a vivere quotidianamente. Invitiamo gli amici della stampa siciliana e nazionale a tenere accesi i riflettori su queste persone affinchè anche di questi altri imprenditori non si parli dopo che sia accaduto il peggio.

Grazie per l’attenzione

Antonio Turri