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Cretini attenti!

UN TESSUTO “OMERTOSO”?… NO, UN TESSUTO MAFIOSO, DOTTORESSA D’ELIA!

Purtroppo.

E’ quello della provincia di Latina e, più in generale, del Lazio.

E’ da un tessuto siffatto non può che essere espressa una classe dirigente mafiosa. Se non soggettivamente, oggettivamente.

Fatta qualche eccezione, ma più unica che rara.

Perché ha ragione Nando dalla Chiesa quando scrive, rivolto alla cosiddetta “ società civile”, “attenti cretini”.

Anche coloro, infatti, che vorrebbero combattere le mafie, che hanno ancora senso di responsabilità civica, morale ed intellettuale, mostrano una superficialità e, quindi, un’oggettiva incapacità a reagire in maniera adeguata ed efficace.

Il discorso è politico, essenzialmente politico. Oltre che culturale e morale.

Noi non siamo – e non lo saremo mai più- teneri con Luisa Laurelli, l’ex Presidente della Commissione Sicurezza della Regione Lazio, del PD, che ci impedì di parlare nella Commissione da lei presieduta per denunciare la gravissima situazione che sta ora emergendo a Civitavecchia e sul territorio circostante.

Ma è emblematico il fatto che ella sia stata cacciata dalla lista del suo partito dei candidati alla carica di consigliere regionale.

L’unica… fatta fuori.

Per aver, bene o male, parlato di mafia e di mafie.

Come Fabrizio Cirilli, il suo predecessore, di AN prima e, poi, del PDL.

Come Lorenzo Diana, sempre del PD, cacciato dalla lista dei candidati al Parlamento.

Come Beppe Lumia, sempre del PD, in Sicilia, che, solo dopo la sollevazione della base e delle associazioni, è stato ricandidato al Senato, ma, purtuttavia, emarginato all’interno del suo stesso partito.

Noi lamentiamo episodi scandalosi di fronte ai quali la gente si dovrebbe sollevare e non lo fa. Dorme, è inerte… e continua a votare ladri e mafiosi!

Questo è il punto, dottoressa D’Elia. Altro che… ”omertosa”!

L’archiviazione dell’inchiesta “Formia Connection”, nella parte che riguarda il voto di scambio, grida vendetta.

Nessuno ha reagito.

Perché tutti hanno interesse a tacere!!!?

C’è il “caso Del Balzo”, scandaloso anch’esso.

E’ stato arrestato per reati gravi e ancora non è stato destituito né dal Consiglio Comunale di Minturno (il Prefetto di Latina continua a… dormire), né dalla Regione Lazio, dove ancora risulta Presidente della Commissione Lavori Pubblici.

Noi siamo garantisti e non condanniamo chicchessia, fino a sentenza definitiva della Cassazione.

Ma, quando si tratta di accuse gravissime, se non altro per motivi cautelari, le persone indagate vanno rimosse dagli incarichi pubblici ricoperti.

C’è, peraltro, una legge dello Stato che i Prefetti debbono rispettare e far rispettare!!!

C’è il “caso Sabaudia”, dove una consigliera comunale è a giudizio della DDA di Napoli ed il Prefetto di Latina la mantiene ancora al suo posto.

Vergognoso.

Non lamentiamoci, poi, del Prefetto di Roma che definisce la Capitale “ la città più sicura d’Europa” (!!!? ) e di quello di Viterbo che, a domanda di un cronista sulla presenza o meno della mafie nel viterbese,… non risponde.

In uno Stato veramente di diritto e democratico, questi Prefetti dovrebbero essere mandati a casa, subito.

Ma, d’altra parte, che cosa bisogna attendersi se vediamo ancora al suo posto un Ministro dell’Interno che si è visto bocciata per ben due volte la richiesta di scioglimento per mafia del Comune di Fondi???!

Maroni non ha sentito il dovere morale ed intellettuale di dimettersi, cosa che avrebbe subito fatto, in un altro Paese civile e democratico, qualunque Ministro.

Ma noi siamo in Italia e sappiamo bene come viene considerato nel mondo il nostro Paese, fra scandali, ruberie, mafie, escort e festini.

Di chi è la colpa, se non dei cittadini, di quella parte che non vede, non sente, non parla?