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” Corruzione: l’Europa ci giudica mentre noi ci assolviamo”,di Arturo Gnesi,Sindaco di Pastena.Che vergogna!

Assistiamo ad uno scenario deludente che ha mortificato il consenso e
delegittimato la politica e  ad un crescente distacco e disinteresse della
gente comune mentre dovremmo preoccuparci  di  ridare decoro e dignità all’
amministrazione dei nostri territori e  ripristinare un rapporto trasparente
e
democratico con i cittadini . Non accade nulla perchè siamo degli incalliti
sostenitori di un sistema dove ancora contano i capi partito piuttosto che
lo
sviluppo della società

 

Corruzione: l’Europa ci giudica mentre noi ci assolviamo ….

Il rapporto europeo sulla corruzione ci dà un triste primato e purtroppo l’allarme cade nel vuoto, viene accolto con superficialità e noncuranza dalla classe politica quasi facesse parte del dna del popolo italiano.

Non solo gli amministratori sono infastiditi ma spesso anche la cosiddetta società civile giudica distrattamente questi dati e teme che siano solo falsi allarmismi o strumentalizzazioni politiche.

Ma non è così e ognuno dovrebbe preoccuparsi di liberare le istituzioni da chi agisce solo per acquisire potere personale ed arricchirsi illegalmente. Anziché astenersi dal voto e allontanarsi dalla politica occorre ritrovare un linguaggio comune capace di eliminare i dubbi, accantonare i sofismi, smascherare i tatticismi, isolare la retorica e fare a meno della demagogia. Occorre far fuori le combriccole di soci e gli affaristi che continuano a far politica solo per foraggiare i loro interessi e per sistemare i loro amici, portaborse e parenti, per controllare ancora meglio un pezzo dello Stato e appropriarsi delle sue risorse. Bisogna riportare la democrazia e la partecipazione dove ora regna l’arbitrio, il comando e l’inganno, riportare legalità e trasparenza dove ora ci sono le mercanzie di lobbie e cricche che si dividono i soldi.

Non possiamo tollerare che corrotti e collusi, ben inseriti dentro le istituzioni, guidati spesso da una classe media stordita e attratta dal successo e dalla ricchezza possa decidere il futuro dei nostri giovani.

Non dobbiamo consentire a nessuno di raggirare il desiderio di appartenenza ad un popolo e ad un storia che i nostri giovani spesso esprimono, ma di cui non si potranno curare e dalla quale saranno estromessi perché costretti a fuggire per mancanza di lavoro e di opportunità professionali adeguate.

Questo non significa trascurare i gravi problemi del paese legati alla disoccupazione, alla crisi economica, alla mancanza di investimenti, alla precarietà delle famiglie e della fasce sociali più deboli, alla carenza dei servizi pubblici quali la sanità, la scuola e la sicurezza del territori e la tutela dell’ambiente, solo per citarne qualcuno, ma che vogliamo un sistema che non faciliti e promuova chi concede favori in cambio del voto , che ha avvelenato il territorio e messo in ginocchio l’economia e che infine tollera i mafiosi e non caccia dalle istituzioni i collusi e i corrotti.

Corruzione e sviluppo sono strettamente correlate tra loro come studi scientifici hanno ampiamente dimostrato in questi anni e dove c’è un sistema clientelare si annida corruzione e infiltrazione mafiosa che determina sottosviluppo economico e arretratezza culturale. Dire queste cose si passa per visionari e spesso si viene sbeffeggiati e derisi ma queste sono verità sacrosante e solo la collusione, l’ignoranza e l’ipocrisia possono far affermare il contrario. Del resto ci sono autorevoli commenti che esprimono una netta e precisa correlazione tra sistema corrotto e disagio sociale :

Il problema della corruzione per il nostro paese costituisce una priorità assoluta. Per variee ed evidenti ragioni. Primo. È una vergognosa tassa occulta che secondo alcune stime arriva a 60 miliardi di euro all’anno vale a dire mille euro per ciascun cittadino italiano, neonati compresi. Secondo. A causa dell’enormità della corruzione il futuro dell’Italia è gravemente compromesso. Ed è una rapina perpetrata sulla pelle dei giovani a parte il fatto che gli stranieri prima di investire in un sistema così corrotto ci penseranno mille volte. Se ci fosse meno corruzione ci sarebbero più campi sportivi per i ragazzi, ospedali e scuole meglio attrezzate, strade meglio asfaltate periferie più illuminate, terreno meno dissestati meno inondazioni e disastri ambientali.” “Gian Carlo Caselli

Le imprese abituate a regole chiare e burocrazie trasparenti staranno lontane dall’italia, si spoingerà da noi soltanto chi è disposto a tutto, a spendere in chiaro e in nero, a sedurre parlamentari ed assessori. E quindi la corruzione aumenterà ancora “ Stefano Feltri

La nostra amministrazione ha provato con varie iniziative a buttare un sasso nella palude della politica locale senza peraltro ottenere significative adesioni. Per una semplice idea transitiva si potrebbe infine affermare che la disoccupazione in ciociaria è quindi direttamente proporzionale alla corruzione del sistema politico, ma dire queste cose per molti è sgradevole e persino pericoloso.

Dott Arturo Gnesi sindaco di Pastena