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Contatti con le istituzion. Il lato duro dell’illegalità in provincia di Latina.Quando anche nelle forze di polizia e nella magistratura si individuano soggetti collusi con la criminalità la situazione é oltremodo inquietante.Il Procuratore Aggiunto della DDA di Roma ha raccontato di un soggetto,dichiaratosi collegato ai Servizi,trovato in possesso di bobine contenenti intercettazioni riservatissime relative ad inchieste delicate in corso da parte della DDA e riguardanti appunto la provincia di Latina .In provincia di Latina c’é una situazione agghiacciante.

Latina Oggi, Domenica 12 Giugno 2016

Contatti con le istituzion. Il lato duro dell’illegalità
Laboratorio e no Nelle indagini scottanti legami e rivelazioni di segreti

di GRAZIELLA DI MAMBRO

Nel suo destino di laboratorio la provincia di Latina sta mettendo molto e altro rispetto all’originario slogan di «laboratorio politico della destra» coniato da Gianfranco Fini. Adesso è il luogo di studio per fenomeni di criminalità grave. Sulla base del calcolo dei flussi finanziari di dubbia provenienza Latina è, infatti, una delle province inserite nel progetto interforze denominato «Desk» e relativo alle indagini patrimoniali.
Inoltre, come si sa, è appena stato istituito l’Osservatorio provinciale sul fenomeno delle minacce agli amministratori locali.
E c’è ancora dell’altro da analizzare, probabilmente, quasi a fare da contraltare a tutto quello che si è già studiato sinora e si tratta dei rapporti opachi tra pezzi di amministrazioni o istituzioni e ambienti vicini alla criminalità. Argomento spinoso ma di cui si è comunque parlato anche nella recente audizione del questore De Matteis in Commissione Antimafia. E proprio lì è stato stilato un primo ma incompleto elenco di casi emblematici.
Il questore a proposito di Latina e di altre città pontine ha parlato infatti di un «contesto in cui anche le istituzioni fanno a volte fatica a mantenere autorevolezza e credibilità… mi riferisco a situazioni che già hanno avuto un esito processuale…
Una recente indagine della squadra mobile di Latina ha portato all’arresto di un giudice della sezione fallimentare del tribunale di Latina, responsabile, insieme ad altre sette persone, di corruzione in atti giudiziari, concussione, turbativa d’asta, rivelazione di segreto nonché accesso abusivo a un sistema informatico…. l’indagine ‘Don’t Touch’ ha svelato come operatori della Polizia di Stato e deirArma dei carabinieri, colpiti da provvedimenti restrittivi, fossero collusi con gli associati al clan Di Silvio, fornendo informazioni atte a eludere le indagini. Successivamente, alcuni operatori della Guardia di finanza sono stati della stessa gravità… l’indagine dell’Arma dei carabinieri sulla cosca della ’ndrangheta dei Crupi, operante a Latina, ha svelato una pericolosa contiguità tra la cosca e un ispettore di polizia in servizio presso la questura, indagato per aver rivelato all’organizzazione criminale l’esistenza di indagini a suo carico».
E’ il lato più oscuro e difficile da accettare, l’infiltrazione dentro apparati dello Stato, investigativi. E si tratta di contiguità che danneggiano le investigazioni stesse. Il «caso» si è posto praticamente con insistenza nell’ultimo biennio poiché si è scoperto che in tutte le maggiori inchieste effettuate in provincia di Latina e in specie nel capoluogo c’era qualcuno che svelava segreti istruttori e nonostante siano stati poi gli stessi apparati investigativi ad intervenire con gli arresti, ora il «fenomeno» è diventato innegabile, anzi a sua volta oggetto di approfondimento. Capace di avvalorare la tesi dell’influenza delle organizzazioni che operano sul territorio che sono ricche, quindi potenti. O viceversa.»