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Consiglio comunale straordinario nei terreni confiscati alla mafia a Cisterna

In occasione del completamento dei lavori di ristrutturazione del casale dell’Opera Nazionale Combattenti nei terreni confiscati alla mafia siti in località Piano Rosso e dati in gestione alla cooperativa sociale Il Gabbiano, domani, martedì 15 giugno, alle ore 17,30, si terrà un Consiglio comunale straordinario.

Oltre ai membri che compongono il massimo organo cittadino, parteciperanno alla riunione il Prefetto d’Acunto, l’Assessore regionale Santini in rappresentanza del Presidente Polverini, i Consiglieri regionali pontini Cetrone, Galetto, Moscardelli, il Presidente della Provincia Cusani, gli Assessori e consiglieri provinciali.

“Per dare forza al progetto di utilizzo dell’unico terreno confiscato alla mafia e reso produttivo nel Lazio – anticipa il Sindaco Antonello Merolla – l’ordine del giorno del Consiglio comunale prevede il prolungamento della concessione in comodato d’uso dell’utilizzo della struttura nonché l’ampliamento delle finalità della convenzione anche per la creazione di un centro studi, ricerche e informazioni per la lotta alla criminalità organizzata e la promozione della legalità in ogni sua forma”.

DICHIARAZIONI FABRIZIO CIRILLI

L’esproprio di questo terreno in una zona appartenente alla amministrazione comunale di Cisterna, ma comunque a due passi da Latina, a suo tempo già avrebbe dovuto rappresentare un monito ed un campanello di allarme per ciò che stava accadendo sul nostro territorio. Il terreno, infatti, venne confiscato al capo clan dei casalesi, Francesco Schiavone. Alla confisca del bene seguì un periodo di abbandono che per molto tempo rese la fattoria inutilizzata ed inutilizzabile creando tutti i presupposti perché l’agenzia del demanio rimettesse il terreno in vendita col rischio che gli stessi clan potessero riacquistarlo, magari sotto altro nome, come è già accaduto per altri beni confiscati alla malavita organizzata nel resto del territorio nazionale. Questo invece non avvenne perché, grazie alla applicazione della legge regionale n ° 15/2001 proposta e fatta approvare dal Consigliere Fabrizio Cirilli, fu possibile la presa in carico del bene e la sua riconversione per in scopi sociali da parte della cooperativa “Il Gabbiano”. In base a quanto prevede la normativa introdotta da Cirilli, la cooperativa sociale, dal 2003, ha potuto ottenere i finanziamenti dalla Regione Lazio necessari alla sua ristrutturazione ed al suo riutilizzo, ponendo così una importante bandiera, in ambito pontino e non solo, dalla parte di chi considera ianccetabile che il suo territorio possa essere terra di conquista da parte di famiglie e di interessi malavitosi.

Anche l’attentato che nel settembre 2006 il bene ha subìto, che ha visto ben tre ettari di vigna danneggiati, non ha piegato la determinazione di coloro che hanno portato avanti tale progetto nel corso degli anni, tutt’altro, da quell’episodio è scaturito un momento di rilancio che ha consentito di accelerare i tempi per la ristrutturazione e per la produzione del vino “campo libero”.

Tutto questo ora verrà sancito ed ufficializzato da parte delle istituzioni locali con la riunione del Consiglio comunale di Cisterna, che domani in seduta straordinaria, si riunirà proprio presso il casale confiscato.

Ci auguriamo che questo possa rappresentare un segnale ed un esempio anche per tutte le altre amministrazioni, in primis per quella di Latina, affinché si sviluppi una maggiore attenzione e sensibilità rispetto a questi temi che i recenti fatti di cronaca ci dimostrano non essere lontani mille miglia da noi ma anzi ci fanno capire che davanti a questi non possiamo permetterci di abbassare la guardia”.

Francesca Balestrieri

(Tratto da RadioLuna)