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Considerazioni amare di un Testimone di Giustizia. Quando lo stato è indifferente, se non in alcune sue parti colluso

Di chi fidarsi?
A chi portare il grido di dolore, di quella sofferenza patita per aver denunciato.
Nulla di più terrificante di quell’indifferenza mista all’arroganza.
Quel segnale cosi forte che ti far comprendere di essere solo, un bersaglio mobile, lasciato li in preda a chi hai denunciato.
Quindi resta solo il tempo, quel tempo che porterà alla sentenza di chi non dimentica, di chi oggi gode a veder soffrire chi ha denunciato.
Complici, mandanti ed esecutori uniti.
Cosa è un tdg, nulla!!!
Un peso per lo Stato!
Ormai è chiaro una parte di Stato ha chiaramente iniziato una manovra di distruzione del sistema di protezione, un segnale inequivocabile, annullare questa figura, lasciando un messaggio, facendo vedere tutta la sofferenza di chi ha denunciato un esempio vivente per chi vorrebbe ribellarsi alle mafie, alla corruzione…
Tdg come Don Chisciotte…
Tdg come navi in balia di una tempesta
Tdg come bersagli, esce vive…
Bisognerebbe poter tornare indietro, aver memoria delle tante parole dette da chi con voce alta ha mentito e continua a farlo, a chi si elegge paladino della giustizia e a fianco dei Tdg…
Sappiate che in ogni Tdg c è tanta sofferenza, dolore e amarezza e che anche se vivi non si vive da uomini liberi, perché un uomo che non può sognare un futuro, ne vivere un presente non è un uomo vivo.