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Circolo Larus Legambiente Sabaudia – Consiglieri e indagati. Un binomio impossibile

TROPPI INDAGATI NELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SABAUDIA E IL CONSIGLIERE DI MAIO RIMANE AL SUO POSTO!!

UNICA STRADA PER DIFENDERE LA CITTA’ SONO LE IMMEDIATE DIMISSIONI DEL SINDACO LUCCI

SABAUDIA, 23.12.2010

La città di Sabaudia era ricordata, fino a qualche anno fa, come città verde nel Parco nazionale del Circeo. Una città indissolubilmente legata al suo territorio, che ricorda le meravigliose suggestioni metafisiche alla De Chirico o le ambientazioni sceniche di Carrà. Le Corbusier la definiva <<un dolce poema, forse un pò romantico, pieno di gusto, segno evidente d’amore>>.

Di quel dolce poema romantico è rimasto solo un vago ricordo, umiliato da cementificazione selvaggia, una conflittualità istituzionale oltre ogni limite di decenza, crisi ambientali, economiche e occupazionali, diffusa illegalità, interessi malavitosi e radicalizzazioni mafiose.

Oggi Sabaudia è una città, stando a quanto riportato dagli organi di stampa, piegata da numerose inchieste della Magistratura, intervenuta per reprimere reati gravissimi: dall’abusivismo edilizio, all’associazione mafiosa, dal falso ideologico, alla turbativa d’asta, al riciclaggio. Per trovarne conferma è sufficiente passeggiare per il centro della città e osservare i numerosi locali posti sotto sequestro.

Le imputazioni della Magistratura sono gravissime e riguardano direttamente alcuni amministratori comunali impegnati nella maggioranza con incarichi di prestigio e responsabilità. Osservare questi ultimi continuare ad esercitare le proprie funzioni, senza sentire il dovere morale di dimettersi restituendo il proprio mandato rappresenta, agli occhi della cittadinanza, un’immagine indecorosa della propria classe dirigente. Il tentativo di alcuni consiglieri di difendersi, mascherandosi dietro la retorica del mandato elettorale ricevuto democraticamente dai cittadini, significa solo perseverare in comportamenti politicamente insostenibili. Bisognerebbe chiedere oggi ai cittadini se ciò che desideravano al momento del voto era questo immobilismo, questa paralisi dell’attività politica e amministrativa, il clima di oppressione che si respira, la crisi occupazione che affligge i tanti lavoratori e giovani di Sabaudia.

Tra tutti i reati imputati ai consiglieri di maggioranza dell’amministrazione comunale, spicca per gravità, quello di associazione mafiosa, riciclaggio, abusivismo edilizio, turbativa d’asta, in capo al consigliere Rosa Di Maio, figlia di quel Salvatore Di Maio, già indagato, come la figlia, dalla D.D.A. di Napoli, quale presunto affiliato al clan Cava e presunto amministratore dei denari e degli immobili di uno dei clan più pericolosi della camorra campana. Il consigliere Di Maio continua ostinatamente a rappresentare, conservando la sua carica, la città di Sabaudia, così come continua a conservare la titolarità di funzioni in seno all’amministrazione, come quella di membro di ben due commissioni, tra cui, incredibilmente, quella di vigilanza.

La sua presenza nell’assise comunale è stata denunciata fin prima delle consultazioni, tanto che alcuni giornali ne parlarono a livello nazionale, dalle associazioni ambientaliste e che si occupano di legalità, come Legambiente, Libera, l’associazione Caponnetto.

Oggi la situazione è divenuta vieppiù grave in presenza di sequestri eseguiti dalla Polizia a beni immobili per un valore di circa 2 milioni di euro, che insieme ai sequestri precedenti portano la cifra dei sequestri effettuati alla famiglia del consigliere ad oltre 33 milioni di euro. In questa situazione è stata presentata al Ministro dell’Interno un’interrogazione parlamentare per verificare l’eventuale presenza di condizionamenti mafiosi sull’attività politico-amministrativa nel Comune di Sabaudia e nel caso decretare lo scioglimento del Consiglio comunale.

Le mancate dimissioni del consigliere aggravano una situazione già pesante in un Comune dove sono numerosi gli indagati per reati legati all’abusivismo edilizio: una crisi etico-morale ancor prima che politica che svilisce e umilia un intero territorio, che piega e deprime la cittadinanza.

Il circolo Larus apprezza la decisione del Sindaco di Sabaudia, Maurizio Lucci, che si è detto disponibile a rassegnare le dimissioni qualora la Di Maio non si facesse da parte. D’altro canto, il Sindaco non può negare oggi di aver scelto un’alleanza elettorale con una persona che, seppur con un processo in corso, risultava già indagata per presunti collegamenti con realtà di stampo mafioso al tempo della sua candidatura.

Alle parole del Sindaco Lucci devono però ora coerentemente seguire i fatti.

Ben vengano quindi le dimissioni del Sindaco e di tutti quelli che hanno fatto dell’abusivismo edilizio e del conflitto tra enti e istituzioni il pane quotidiano dello scontro politico, abbandonando di fatto la cura della città e del territorio. I dati sull’abusivismo edilizio, la storia recente dei rapporti tra amministrazione comunale e Ente Parco, le note vicende legate alla darsena e al Lago di Paola che hanno visto l’amministrazione schierarsi in favore di chi ha per anni deturpato il territorio, la questione della legalità e della lotta alla criminalità organizzata, dimostrano la necessità e l’urgenza di una scelta di questa natura.

Da due anni le televisioni e i giornali si occupano costantemente di reati commessi o presunti e appare grave il fatto che anziché depurare questi luoghi dalle illegalità, l’amministrazione abbia addirittura ritenuto utile mettere un “bavaglio” alla stampa. Scelta che l’amministrazione si è dovuta rimangiare ma che appare grave alla luce delle operazioni effettuate ultimamente dalla Questura di Latina.

Per questa ragione, rivolgendoci direttamente al Sindaco Lucci, gli chiediamo di mantenere l’impegno preso in Consiglio comunale, dimostrando coerenza con quanto dichiarato e amore per la città. Che rassegni al più presto le dimissioni, che liberi l’assise dai terribili sospetti, dai processi, dai sequestri, dagli abusi, dalle prepotenze e dai possibili condizionamenti. Si tratta dell’unica strada percorribile per il bene di Sabaudia.

Distinti saluti

Il direttivo del circolo Larus Legambiente di Sabaudia